Il liceo artistico che frequentavo aveva tre rientri pomeridiani e soprattutto in inverno quando si usciva alle 16.30 era già buio. Il percorso che divideva la scuola da casa mia al ritorno era tutto in salita e spesso lo facevo da sola. Illuminazione scarsa soprattutto nell'ultimo pezzo di strada e un freddo becco... I guanti erano a casa ed io ero sempre carica come un mulo, cartelletta gigante con le mie composizioni e riga che usciva dalla cartelletta. Stanca e stufa approdavo al cancello della mia meravigliosa casa a ringhiera, mezza sgangherata ma per me, anche ora, sempre bellissima. Salutavo i "garagisti" e la signora che aveva un ingrosso "di tutto quello che era possibile, scope, stracci, sacchi" e chissà cos'altro, salivo le scale e finalmente ero davanti alla mia porta, i vetri erano appannati per la condensa che il freddo fuori formava con il calore della stufa in cucina... Mai rientro era così bello... Appena entrata lasciavo tutto per terra e ne sentivo il profumo. La mia mamma non è capace di fare dolci e l'ho ribadito più volte ma questo le veniva sempre... Per noi lombardi il paradell è un dolce semplicissimo ma famoso, viene anche chiamato cutizza o laciada. A dire il vero non c'è una vera ricetta, anche la mia mamma la cambiava ogni volta in base a quello che aveva in casa.... uova, latte, mele, uvetta, a volte solo latte acqua e un uovo... insomma il paradell veniva sempre ed era sempre una squisitezza... Quante volte abbiamo cenato così...
Così l'altro giorno mi è tornato alla mente e l'ho preparato per merenda è inutile dirvi che sono riuscita a fare solo poche foto perché sparivano appena spolverati di zucchero....
Ingredienti:
3 uova
200 gr di farina 00
la buccia gratuggiata di un limone
1 bicchiere d'acqua fredda
1 pizzico di sale
Nella versione della mia mamma non si mette il lievito
Burro del contadino per friggere
E come dicevamo prima a piacere aggiungete quello che volte, a volte si aggiungevano le mele, quelle che stavano "andando" oppure ci si accorgeva di non avere il latte o di averne poco e così si metteva più acqua, a volte ancora solo un uovo... insomma la fantasia era l'ingrediente principale, fatene buon uso.
Preparazione:
In una casseruola con bordo alto fate sciogliere il burro, quando sfrigolerà sarà pronto, fate la prova con un goccio d'impasto, versatene due mestoli e quando il sotto sarà dorato, girate, togliete dalla padella e fate scolare su un vassoio con carta assorbente da cucina, fate così fino a che avrete finito. Tuffateli in un piatto con tantissimo zucchero semolato e mangiatelo caldo... E' favoloso, credetemi, e io mangiandolo mi sono ritrovata sulla strada che mi riportava a casa, nelle sere d'inverno ... con il freddo e con il profumo del paradell nel cuore...
Volevo avvisarvi che è in vendita con prenotazione il libro che ha come ricette il contributo di tante di noi, vi ricordate i bambini di Rocchetta Vara?
Il libro lo potete prenotare qui, se potete pubblicizzare anche voi l'iniziativa sarebbe bellissimo, quando si vuole fare del bene il passaparola è essenziale e non è mai abbastanza. Grazie di cuore!
Dev'essere buonissima , non conosco questa ricetta!
RispondiEliminaChe bei ricordi..e che bella ricetta...grande Ely!!!
RispondiEliminaNon conoscevo affatto questa ricetta, quindi ti ringrazio per averla condivisa con noi..e soprattutto per aver raccontato i tuoi ricordi.. la cosa bella del cibo è questa, che ad ogni piatto si associa un'emozione.. Grazie cara, e inutile dire che questa ricetta è a dir poco deliziosa :)
RispondiEliminaBuona giornata :**
Oggi uova.....tu dolci ed io salate.Bellissima ricetta e bellissimi ricordi sapientemente descritti.
RispondiEliminaTi abbraccio.
Questa ricetta così semplice e gustosa mi ha catturata subito!! Non conoscevo questo dolce ma solo a vederlo ne immagino benissimo il profumo e il sapore...Bei ricordi Ely! Grazie di averli condivisi con noi! Un bacio e buona giornata!
RispondiEliminaChe tuffo nel passato cara Ely!!!! Credo non ci sia nulla di più buono dei ricordi profumati della propria mamma quando si tornava da scuola!!!!!!
RispondiEliminaGrazie della ricetta...Un bacio
Bella ricetta e bel racconto :)
RispondiEliminaChe nostalgia per le merende casalinghe dei tempi della scuola...
ciao Ely
RispondiEliminaleggere dei nostri ricordi di vita mi fa sempre un certo effetto!...mi scalda il cuore, mi sento vicina a chi scrive...è bellissimo, quasi come questa ricetta, insolita ma certamente gustosa e scaldacuore come può esserlo solo una ricetta della nostra memoria!
un bacio
che bel momento che hai raccontato! L'immagine della riga fuori dalla cartellina è un classio: la invidiavo alle mie amiche che frequentavano l'artistico! Io al massimo portavo 3 dizionari: tanto peso e molto meno chic da vedere! Ah: ottima merenda! :) Un saluto affettuoso, Vale*
RispondiEliminaEly, ma che foto belle che hai scattato! E' tutto così candido... come quando nei film le scene che rappresentano sogni hanno quell'aria rarefatta.
RispondiEliminaGran ricetta del cuore, si percepisce al volo quanto ti stia a cuore ;-)
RispondiEliminaBuona giornata
Una delizia unica !!!
RispondiEliminaBuongiorno, bel post, ogni ricetta acquista tanto più gusto quando racconta della propria vita. Anche per me ogni ricetta è un tuffo al cuore, tutte le volte ci mettiamo dentro un po' di noi. Bellissima foto.
RispondiEliminaA presto
dolce..come il tuo ricordo!!
RispondiEliminaHo inserito il link del libro!!
baci
ma che bella ricetta golosa..
RispondiElimina...qui da noi si chiamano "laciadei", non so se siano le stesse cose, ma sono molto invitanti...
RispondiEliminailaria
Effetto madeleines proustiane! :D ovviamente non le conoscevo, ma capisco l'effetto che hanno i dolci semplici che mangi da piccolo prima di affondare in preparazioni sempre più ricche!
RispondiEliminaMarco di Una cucina per Chiama
Che bel racconto pieno di nostalgia e che delizia questi dolci!
RispondiEliminaCiao
Roberta
Buongiorno Ely....come sempre un altra bellissima ricetta ciao da Giovanni
RispondiEliminaChe belli questi ricordi di infanzia e di famiglia... dolci del genere sembrano raccogliere tutto il calore di una casa...
RispondiEliminaRicetta povera ma squisita, da provare subito!
RispondiEliminaGrazie
Ciao ciao
Mopo
Cara Ely
RispondiEliminainnanzi tutto grazie per aver eliminato quelle terribile parole di verifica..molto spesso difficili da leggere...ormai sono presenti quasi da per tutto
E un grande grazie per aver condiviso con tutte noi i tuoi bellissimi ricordi e questo dolce delizioso!!
Un bacione
Buonissimo!!!
RispondiEliminaBellissimi i paradell tesoro non li conoscevo e viva la tua mamma che sapeva come tirarti su dopo un durissimo girono di scuola!!baci,Imma
RispondiEliminauna ricetta splendida!!!!
RispondiEliminagrazie Ely!!!!
Ricette come questa meritano uno spazio davvero speciale nel ricettariod el cuore. Brava Ely. Che bel post!!! Un abbraccio forte
RispondiEliminasimo
non conoscevo questo piatto, lo segno! che splendore...
RispondiEliminaEly ma che belli i tuoi ricordi. E grazie per avermi fatto scoprire una ricetta che sicuramente non avrei potuto trovare su un libro :-)
RispondiEliminaanvedi che scoperta ho fatto oggi? non conoscevo questa leccornia!!
RispondiEliminaGrazie! Si spesso o quasi sempre le ricette sono legate ai ricordi, a dei profumi a delle sensazioni.....
RispondiEliminaIlaria si è lo stesso dolce ma come vedi la ricetta è sempre diversa :-)
Baci
Dall'immagine avevo pensato fossero crepes... bhè, un'altra ricetta nuova tutta da provare!
RispondiEliminaEly, leggere i tuoi racconti è come essere lì con te: mi sono immagina la cartella, la dura salita, il vetro appannato.. ed il sollievo nel sentire il profumo con cui ti accoglieva la tua mamma ...
:'-)
è sempre un'emozione leggerti.
Vaty
Mi sembrava di essere lì con te a percorrere quella strada in salita... si sente che hai descritto tutto con tanto amore.
RispondiEliminaE ci credo che lasciavi andare zaini e cartelline e correvi subito in cucina quando ad aspettarti c'erano questi dolcetti.
Per me sono una vera novità, non ne avevo mai sentito parlare prima.
Bello leggere dei tuoi ricordi Ely...e ancor piu bello abbinare un ricordo ad un assaggio!!!!!mamma mia!!!!!è una vera delizia, cosi come ricordare che le cose più semplici ci danno la serenità necessaria per affrontare la vitra a cuor leggero. Un bacio!
RispondiEliminaSembra una crepes un pochino più spessa.... dev'essere davvero deliziosa!
RispondiEliminaSecondo me le mamme hanno un segreto per riuscire a rendere speciale, indimenticabile e buonissimo anche il più semplice dolce che preparano per i loro figli... quindi da qualche parte nel mio dna ho anche io la formula magica per preparare qualcosa del genere e ancora non me ne sono accorta?!? ;)
RispondiEliminaScherzi a parte, è sempre bello leggere i ricordi legati a momenti teneri e cari.
un abbraccio
Claudia
Non conoscevo questo dolcetto, sembra davvero buono:) Mi è piacuto molto anche il racconto che hai scritto, molto bello e mi ritrovo molto nella prima parte....la strada buia e la salita da fare...e poi il rientro in casa:) Sono cresciuta in Svezia perciò durante l'inverno era molto dura tra il freddo e il buio;))
RispondiEliminaChe bei ricordi!!!! Questo dolcetto non lo conoscevo . bacioni
RispondiEliminache meraviglia questi dolci semplici, fatti con poco ma buonissimi che ci riportano indietro nel tempo e nei ricordi!
RispondiEliminaUn abbraccio e grazie per avermi fatto tornare indietro un pò con te.....
Che bello scoprire sempre nuove ricette, questa mi piace moltissimo!!! baci
RispondiEliminache fortunata allora! davvero brava la tua mamma :) bacione
RispondiEliminaDa come racconti di questo dolce mi sembra quasi di percepirne il profumo!
RispondiEliminaCiao!
Ti adoro, queste storie mi fanno morire, adoro la condivisione della memoria e quando si recuperano ricette così è come recuperare un pezzettino del nostro passato e riportarlo in vita.Ti abbraccio carissima. Pat
RispondiEliminaMai sentito parlare di questo dolce, grazie per avercelo regalato insieme ai tuoi ricordi!
RispondiEliminama che bel dolce ricordo in questo tuo post! E' sempre bello leggerti.
RispondiEliminabuona serata
spery
non conoscevo questo dolce, deve essere una bontà come tutte le ricette di casa. Grazie per la tua visita, a presto
RispondiEliminache bella la scena del tuo ritorno a casa! e che buono e semplice questo dolce, che si e' infilato dritto nella mia lista da provare :-)
RispondiEliminanon l'ho mai mangiato ed ora che è anche una ricetta-ricordo mi piace ancora di più! un abbraccio carissima!
RispondiEliminaIo sono lombarda ma questo dolce non lo conoscevo, conosco pero' il cugino kaisersmarren dell'altoadige...
RispondiEliminaChe belli questi ricordi Ely!! E che bello il liceo artistico, ti confesso che se potessi tornare indietro nel tempo lo farei anch'io:-)) Questo dolce dev'essere di un buono! Un abbraccio cara Ely
RispondiEliminaChe bel racconto e che bello tornare a casa e trovare questi sfizi!
RispondiEliminaBacioni
sempre stupende le ricette legati ai ricordi! Questa in realtà è proprio bella anche da vedere!
RispondiEliminaLo preparo anch'io (non siamo così lontane...) e in autunno lo arricchisco con gli acini di una americana. Prova a vedere se lo trovi nella mia cucina:la ricetta è un po' diversa nelle dosi, ma come hai detto tu, è una di quelle ricette che si fanno con quel che c'è.
RispondiEliminaClaudette
Bellissima ricetta e bellissimo racconto! Mi hai fatto tornare indietro negli anni, anche io sono lombarda :D
RispondiEliminache bello quando ti vengono alla mente questi ricordi pieni di gioia, un po di malinconia e per scacciarla una bella ricetta!!!
RispondiEliminaCara Ely lo sai sono tra le tue più affezionate lettrici scusa la mia lunga assenza dal tuo blog un bacio grandissimo Simmy
RispondiEliminaCiao Ely, il paradell mai mangiato, la mia merenda era con il dulce de leche ma ero molto curiosa perché l'ho trovato su una lista dessert in un ristorante e non me lo hanno fatto :( Ora rimedierò da sola, un abbraccio Alejandra
RispondiEliminanon la conoscevo grazie!!!!!!
RispondiEliminama che bel post, Ely! ricordi, infanzia, innocenza, zucchero, frittelline, mele... tutto molto dolce e.. appetitoso (anche a quest'ora, sì!!!)!
RispondiEliminabello davvero, e ottima ricetta!
E' da questa mattina che non vedevo l'ora di leggere il tuo post. Da quando ho visto il titolo sul blogroll sono stata troppo incuriosita da questo paradell...non l'avevo mai sentito nominare. Mi piacciono alla follia questi dolci semplici...sanno tanto di casa e di buono.
RispondiEliminaSai che anche io ero una da cartellina con la riga che usciva? mamma la odiavo...complicatissimo portarla in bicicletta!!
Che belle le ricette legate a ricordi così teneri e semplici, si sente tutto l'amore della famiglia!!! Tanto più se sono anche buonissime!!!
RispondiEliminaBaci
Ciao Ely,
RispondiEliminanono conoscevo questo dolce lombardo... ma che meraviglia, sai che adoro sentire le storie del passato .
Un bacione
Elisa
Noo il paradell, quanti ricordi, ci pensavo proprio nei giorni scorsi... Mi ricordo perfettamente la prima volta che l'ho mangiato, dopo cena, io ero piccolina, ma tutti avevamo voglia di un dolcetto (eh te pareva...), ma non c'era niente di già pronto, così mio padre dice "facciamo il paradell", tutti lo guardiamo straniti per quella parola mai sentita, ma in due secondi racconta alla mamma i ricordi di quanto la nonna glielo preparava e in pochissimo mi arriva nel piatto questa sorta di frittatina dolce... buonissima. Grazie cara devo assolutamente prepararlo a mio marito, non ne abbiamo mai parlato, chissà se da lecchese lo conosce? Un bacio e buona giornata!
RispondiEliminaIo la conoscevo come cutizza, si fa anche in Alto Adige ed è buonissima! Che bei ricordi che hai delle tue merende!
RispondiEliminaIo sono lombarda "di adozione" ma queste frittelle non le avevo mai sentite.....non si finisce mai di imparare!!!!
RispondiEliminaQuesti davvero non li conoscevo. Non si finisce mai di imparare.
RispondiEliminaFabio
Immagino che fin dal primo morso le fatiche della giornata sparivano in un lampo! Che bei ricordi. Non importa se il dolce fosse semplice o complicato: il suo gusto era fantastico!
RispondiEliminaCiao Ely.. non scrivo mai commenti ai post.. ma il tuo blog mi piace molto e questa ricetta lo riassume bene. Perchè a differenza di altri, non sei autoreferenziale, ma genuina nel tuo cucinare per la famiglia e divertirti nel farlo e nel condividere. Non sono lombarda ma adoro queste ricette che sono così vere, da quasi "dover" essere fatte "a occhio" (e a volte, se si pensa bene di qualcuno, beh è anche giusto dirlo!).. Ottima merenda, la proverò.
RispondiEliminaGrazie come sempre a tutti! Sono felice che ad alcune lombarde ho fatto ricordare i dolci della loro infanzia :-)
RispondiEliminaE grazie Sara... il tuo commento mi ha commosso...
In questi ultimi mesi ho conosciuto molti nuovi amici, sono felice che questa volta tu abbia avuto la voglia di farlo, così ho potuto ringraziarti, e ringraziare i tanti amici che non hanno un volto e un blog ma che giornalmente mi scrivono e commentano. E sai una cosa? La mia mamma lo faceva proprio ad occhio :-)
Un bacione e ancora grazie!
che bel dolcetto e che bei ricordi, pieni di poesia come tutti i ricordi che ci riportano all'infanzia o all'adolescenza.... io da cattiva lombarda non l'ho mai mangiata, mia mamma neanche quello sapeva fare, però ci potrei provare io adesso...
RispondiEliminagrazie ely, ti abbraccio
il "a occhio" è probabilmente uno dei marchi del sapere cucinare.. ogni volta che ho dubbi su una ricetta e chiamo il "pronto soccorso mamma", mi dice rigorosamente "ah, io faccio a occhio".. segue domanda topica quale "sì ma a occhio quanto? che vuol dire? più o menoooo??'"...
RispondiEliminaGrazie per aver condiviso questi dolci ricordi e per avermi scaldato il cuore. Mentre leggevo il tuo post mi è sembrato per un attimo di essere lì, in cucina, con la mamma intenta ai fornelli, aspettando trepidante la merenda. Questo dolce così semplice e così "ricco" insieme non è solo una gioia per le papille ma è una vera coccola per l'anima. Un bacione
RispondiEliminaAhh perrò!!!! Non conoscevo affatto questo dolcetto ma mi sembra che sia molto utile tenere da parte la ricetta vista che ci vuole davvero poco tempo a prepararlo ed è perfetto per gli attacchi di voglia di dolce...
RispondiEliminaDonatella
che bel racconto Ely, non conoscevo questa ricetta...grazie per averla condivisa! sembrano quasi dei pancakes...deliziosi!!!!!!!!!!!!baci!
RispondiEliminaio adoro le ricette regionali! queste frittelline non le avevo mai sentite! sembrano davvero deliziose!!!
RispondiEliminap.s.
mi sono tanto immedesimata nel tuo racconto...io ho fatto la scuola d'arte e tornavo a casa più o meno a quell'ora... strada in salita e zaino e carpettone! uno strazio!
Anche la mia mamma faceva dolci semplici, ma sono quelli che rimangono per sempre nella mia mente... è magnifico questo dolce della tua mamma, molto confortevole!! Un abbraccio ;-)
RispondiEliminaNon conoscevo questo dolce.
RispondiEliminaI piatti dei ricordi sono sempre i più buoni.
Fa sempre piacere leggere i post dei ricordi, soprattutto se legati a una preparazione come questa!
RispondiEliminaBuonissimi cara Ely ma poi c'è l'ingrediente segreto ossia i dolci ricordi della mamma e dell'infanzia e quindi non può che essere tutto squisito..bellissime anche le foto ma si sa che tu sei bravissima!!!!
RispondiEliminaTi abbraccio forte
Non conoscevo questa ricetta, squisita, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaCiao Ely, passavo per un saluto!! Questo dolce non lo conoscevo, ma mi ispira molto, da golosa come sono!!! Ciao, un bacione
RispondiEliminabellissimi i ricordi!!!!I momenti che ci hanno segnato non si dimenticano mai!proprio mai!!!!Buonissime queste frittelline!
RispondiEliminanon vedo le fotooooo! saranno pure poche mannaggia ma nn le vedo! devo riprovare! sono troppo curiosa :D
RispondiEliminaSemplice e gustosa, e soprattutto una ricetta dei ricordi... sono quelle più dolci!!!
RispondiEliminaMa che lombarda sono che non ho mai mangiato il paradell? ...Ely, me lo devi preparare tu, sembra davvero buonissimo!
RispondiEliminaI make these pan cakes but without lemon, if it is mum recipe i'm sure it is sp will give it a try soon :)
RispondiEliminaUna exquisitez de infancia y tradición Italiana me encanta hoy la prepararé a mi marido que tiene descendencia italiana ,BRAVÍSIMA ,abrazos y abrazos.
RispondiEliminae' bello qualche volta perdersi nei ricordi e tu li hai descritti amorevolmente.
RispondiEliminabella ricetta somiglia alle crepes ma in versione tutta italiana.
Perchè non partecipi alla raccolta di Luna "le ricette della carestia"
brava!!! fai bene a condividere queste ricette della tradizione, è un arricchimento per tutti!
RispondiEliminaIl mondo è grande ma anche piccolo e quando non c'era niente o poco si inventava. Non uguale ma simile faceva la mamma quando non c'era niente. Da noi si riceveva il latte ed uova in polvere 8eravamo sotto gli anglo-americani quella volta) si scioglieva con acqua e con un pò di margarina salata si versava l'impasto. Se c'era un pà di zucchero diciamo grezze è succo di limone sembrava una leccornia me l'hai fatta ricordare. Se c'era si spremeva succo d'arancia oppure nella pastella qualche pezzo di mela insomma quello che c'era. Grazie del ricordo. Buona domenica.
RispondiEliminale ricette della mamma hanno un fascino particolare.. noi possiamo rifarle , anche con gli stessi ingredienti, ma le loro hanno quel tocco in più...
RispondiEliminabravissima come sempre un grosso abbraccio!
tiziana