"... Correva l'anno mille, il piccolo borgo di Lecco, composto per lo più da marinai e pescatori, elesse come patrono della propria città San Nicolò, figura di Santo molto carismatica, tra i suoi miracoli si ricorda quello delle tre mele. In una notte molto fredda tre ragazzini per le vie della città incontrano San Nicolò, erano molto poveri ed avevano tanta fame... Il Sant'uomo mosso a compassione regalo loro tre mele... i ragazzini guardarono sgomenti questo regalo... tre mele e che cosa possiamo fare, pensarono? non sfameranno i nostri fratelli e i nostri genitori... ma le accolsero gioiosamente come un dono.. La notte mentre loro dormivano le tre mele si trasformarono in tre mele d'oro.. e così non ci fu più ne miseria ne fame per i tre ragazzini e per le loro famiglie."
La tradizione della mia città, la città di Lecco, vuole che il giorno 6 di Dicembre ogni bambino trovi accanto al suo letto una mela, rossa e lucida che abbia le sembianze del santo, per testa un mandarino, la barba fatta di bambagia e il viso disegnato da un pennarello, in testa un cappello che ricorda la tiara del papa... poi ogni famiglia arricchisce questa mela, a me per esempio è sempre stata regalata accompagnata da caramelle e torroncini e così faccio per i nostri bambini e guai se i grandi non se la trovano ai piedi del letto... Lucia questa mattina tutta emozionata ha detto "Vedi mamma San Nicolò sapeva quale volevo, questa è la mia mela (per noi identica a quella dei suoi fratelli...). Ecco è la filastrocca che da sempre accompagna questo giorno:
San Nicolò porta i pom,
Sant Ambroeus i a fa' coeus,
La Madona i a pelaa,
El Bambin i a mangiaa.
-------
San Nicolo porta le mele,
San Ambrogio le ha cotte,
La Madonna le ha pelate,
Il Bambino le ha mangiate.
Sant Ambroeus i a fa' coeus,
La Madona i a pelaa,
El Bambin i a mangiaa.
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San Nicolo porta le mele,
San Ambrogio le ha cotte,
La Madonna le ha pelate,
Il Bambino le ha mangiate.
E dopo avervi raccontato un pezzetto della tradizione pre-natalizia della mia città, passiamo alla ricetta di oggi, semplicissima ma di grande effetto o almeno per noi lo è stata, gustosa e saporita e poi dolce e delicata, un mix delizioso di sapori e sensazioni. Può essere servita come antipasto, è gluten free, quindi perfetta per chi ha ospiti celiaci e visto l'avvicinarsi delle prossime festività può tornare utile. Velocissima da preparare e molto molto gustosa.
Ingredienti x due persone:
1 mela gialla
1 hg di prosciutto cotto Ferrarini
Miele d'acacia Luna di Miele
Con me in cucina:
Coltello multiuso perfection Fissler
Piattino della linea Dune villa D'Este Home
Procedimento:
Lavate per bene le mele, io non ho tolto la buccia, tagliatele con uno spessore di circa 1/2 cm e preparate le vostre millesfoglie, mela, prosciutto, mela prosciutto, fino a quando avrete finito gli ingredienti. Infornate a 200 gr fino a quando il prosciutto sfrigolerà. Togliete e cospargete di miele, a piacere. Buon appetito!
Miele d'acacia Luna di Miele
Con me in cucina:
Coltello multiuso perfection Fissler
Piattino della linea Dune villa D'Este Home
Procedimento:
Lavate per bene le mele, io non ho tolto la buccia, tagliatele con uno spessore di circa 1/2 cm e preparate le vostre millesfoglie, mela, prosciutto, mela prosciutto, fino a quando avrete finito gli ingredienti. Infornate a 200 gr fino a quando il prosciutto sfrigolerà. Togliete e cospargete di miele, a piacere. Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo al contest di Stefania il contest delle (st)Renne Gluten free
Questa tradizione non la conoscevo, molto carina, è bello attraverso i blog venire a conoscenza di questa usanze che altrimenti sarebbe difficile conoscere!!!
RispondiEliminaMi piace molto questa proposta con le mele, molto molto sfiziosa!!!
Baci
dolce la tua bimba....e dolce questa ricetta.
RispondiEliminabuonanotte. Claudia
MA CHE BELLA PRESENTAZIONE!
RispondiEliminaBellissima ricetta, davvero complimenti! Le mie due mele di San Nicolò sono finite in forno con una ricetta molto più classica. A presto, Babi
RispondiEliminaCiao Ely!!!!!! come stai? Che ricettina sfiziosissima, è sempre un piacere passare da te! Un bacione e a presto
RispondiEliminaEly, come mi piace il tuo modo di scrivere e di raccontare! Che tesorino la tua Lucia!
RispondiEliminaTi lascio un abbraccio stretto stretto...
Una storia davver molto bella, adoro leggere queste storie tradizionali e trovo ancora più belli che le teniate in vita e che le tramandate alle future generazioni! E poi la ricetta, che dire se non: buonissimaaaa
RispondiEliminaQuanto amo le tradizioni..anch'io cerco sempre di portarle avanti con i miei figli perchè noi siamo anche questo questo! Deliziosa la ricetta con la mela...
RispondiEliminaUn bacio cara Ely
meravigliosa la storia delle tre mele e poi le tradizioni sono sempre stupende, come la tua ricetta, complimenti!
RispondiEliminaE' tenrissima queta tradizione che non conoscevo assolutamente e la tua bimba troppo dolce. Gli occhi dei bambini percepiscono sfumature impossibili per i grandi. Sicuramente aveva ragione per la mela, non era come le altre, era la "sua" :) Sai che è davvero sfizioso questo modo di presentarle? Velocissime e fanno un figurone. Mi sa che te la copio al volo :) Un bacione
RispondiEliminaMi piace questa millefoglie! L'alternanza di gusti!
RispondiEliminaciao Ely, piatto davvero delizioso, mi piace molto il dolce della mela abbinato al sapore del prosciutto.
RispondiEliminaAnche da noi si festeggia S.Nicolaus, me ne ero completamente dimenticata. E' una festa sopratutto per i bambini.
Molto carina questa filastrocca e non la conoscevo.
Grazie
baci sabina
Però!!! Bellissima ricetta, molto originale!!! E La filastrocca è molto carina! Bravissima cara! Un bacione.
RispondiEliminaNon conoscevo questa tradizione, grazie.
RispondiEliminaE la ricetta entra di diritto tra quelle da rifare subitissimo.
Bella la filastrocca e tenerissima la tua bimba :)) e la ricetta davvero sfiziosa e particolare..da fare!! un bacione ^_^
RispondiEliminaUna ricetta sfiziosa !
RispondiEliminaDa noi anche se in provincia di Milano, S:Nicola non si venera...da noi oggi è festa per S.Ambrogio.
RispondiEliminaOttima ricettina, semplice ma gustosa...e foto strepitose!
Buonissima giornata
Nonostante l'ora questo piatto mi fa' gola ^_^
RispondiEliminaUn abbraccio
Sonia
davvero di grande effetto!
RispondiEliminaElena ma che bella questa storiella!!!!! MA una foto delle mele dei tuoi bimbi non ce l'hai???
RispondiEliminaIntanto mi sullucchero con questa sfoglia di mele stupenda!!! Bacioni e buona giornata, Flavia
ma che bella idea!!sono bellissime!
RispondiEliminache ricetta meravigliosa Ely, complimenti davvero...
RispondiEliminaMi piacciono tanto le tradizioni e le filastrocche, spesso proprio legate al cibo! Bel post, complimenti Ely!
RispondiEliminaChe belle le ricette della tradizione tesoro e questa la trovo davvero amgica come la composizione di questa torretta davvero favolosa!!!baci,Imma
RispondiEliminaChe bella questa storia. Non ho un bel rapporto con i santi, ma con le tradizioni sì. Ne sto scoprendo tante nuove e mi rendo che l'italia è davvero un caleidoscopio di differenze.
RispondiEliminaIeri ad esempio da me è arrivato San Nicolaus e io non ne sapevo neanche l'esistenza fino all'anno scorso.
Marco di Una cucina per Chiama
ma che bella idea!!! grazie.. mi piace un sacco! baci e buona giornata :-)
RispondiEliminaE' sempre bello passare di qui...buona giornata!
RispondiEliminaCiao Ely!
RispondiEliminaRimango sempre incantata dalle sfumature della nostra bella Italia! Quanto storie da raccontare, quante tradizioni da tramandare....
per non parlare della ricetta: semplice e gustosa! Con i ravioli rossi di Claudette sarà sicuramente presente al prossimo aperitivo!
Un abbraccio.
Chiara
Sono molto legata alla città di Lecco, ma non conoscevo nel dettaglio questa storia, carinissima.
RispondiEliminaLa tua ricetta è super-sfiziosa, proprio buona!! ;)
come sempre d'effetto, Ely! Carina la storiella, coinvolgente la tradizone e straordinaria la ricetta. Brava!
RispondiEliminaSpery di http://patespery.blogspot.com
special!!!!!!!!!!!
RispondiEliminadomani le preparo!
RispondiEliminailaria
Ma che bella questa tradizione!!!! un bacione cara!!
RispondiEliminache chiccheria!!!
RispondiEliminaSplendide foto come sempre... hanno un non so che di magico... e splendida ricetta... e splendido racconto... e splendida l'autrice di tutto questo! Un abbraccio Ely!
RispondiEliminaGrazie, non conoscevo questa tradizione! e' bello saperne, leggere...
RispondiEliminaMi piace la presentazione delle mele,le tue foto... Bravissima!
Silvia
Ely che bello lo sai che ti seguo da un pò!!!purtroppo ultimamente non riesco a passare e commentare ma un occhiatina la butto sempre!sono contenta che sei passata per il giveaway...buona giornata e a presto...Marika -La Maison Brocante
RispondiEliminaGrazie grazie grazie da parte di una facente parte della categoria degli emarginati, soprattutto nei periodi delle feste. In questi giorni ci rifileranno la solita bistecca con insalata o verdure grigliate. Se arrivasse al tavolo questo spettacolo io penso che piangerei a dirotto!!
RispondiEliminaNon conoscevo assolutamente questa tradizione... dolcissima tua figlia e deliziosa la millefoglie salata! un abbraccio
RispondiEliminafinalmente riesco a lasciare il commento, la mia connessione oggi fa i capricci, grazie mille per la visita e che bella questa storia e questa ricetta, adattissima al clima di Natale. Un bacione
RispondiEliminaBella la storiella e buonissima sicuramente la millefoglie, un buon mix. Ciao.
RispondiEliminache bella e originale ricetta, mi piace!! carina la storiella ^_^
RispondiEliminagrazie di averci raccontato un pezzettino di tradizione di Lecco, tra l'altro meravigliosa cittadina: per quanto riguarda le mele, nn mi dispiacerebbe, una mattina svegliandomi, trovarne una ai piedi del letto agghindata con prosciutto e miele!!!!
RispondiEliminaLa ricetta è bellissima ma ancor di più la storia....mi piace sempre leggere o ascoltare storie come questa!!! Ciao, un bacio!!
RispondiEliminaE' bellissimo scoprire le tradizioni! Questa non la conoscevo :) grazie di averla condivisa con noi insieme a questo splendido e squisitissimo millefoglie di mela!!
RispondiEliminaun bacione
Laura
bellissima la storia legata alla tua città..e poi questa ricettina oltre che bellissima è sfiziosissima!!!
RispondiEliminaQueste mele così farcite sono davvero molto gustose e la storia che ci hai raccontato molto bella e non la conoscevo proprio!!! Un bacione grande e buona festa!!
RispondiEliminaChe buono Ely, so che il mio commento si perderà tra mille ma sei davvero bravissima, come cuoca e come mamma!
RispondiEliminaCiao Ely....che bella storia, e che ricetta scenografica! anche se onestamente non so cosa ne penserebbe il mio palato "cafone" :-) però io sono una "rustica" dovrei imparare a osare gusti diversi di tanto in tanto!..Brava comunque, ma già te lo hanno detto tutti!. :-) ciao ciao
RispondiEliminanon la sapevo questa tradizione, pur essendo lombarda! deliziosa questa ricetta, presentazione superinvitante
RispondiEliminaEly ma che delizia questa ricetta!!
RispondiEliminaNon conoscevo la tradizione del 6 dicembre di San Nicolò..adoro le mele nei dolci, ma questa versione arricchita dal prosciutto cotto è veramente deliziosa..la proverò sicuramente!
Un bacio
Sempre bello conoscere le tradizioni!!! ..tenerissimo che i bimbi crescano tenendole strette al cuore!!
RispondiEliminaAdoro le mele e questa è una ricetta originale, gustosa e bellissima da presentare!!
Un bacione cara Ely, passa un felicissimo we!!!!
la ricetta è davvero delizosa! semplice e carina davvero! che simpatica la filastrocca! :)
RispondiEliminacome creare un capolavoro da ingredienti semplici!!
RispondiEliminabravissima, ogni tuo post è per me un incanto!
grazie!
Mooolto carina questa ricetta, una bellissima idea da proporre agli amici!
RispondiEliminaCara Ely vorrei che tutte le famiglie si sforzassero di tramandare queste nostre antiche tradizioni, è cosi' bello non perdere le proprie radici, tutta questa modernizzazione rischia di farci diventare dei freddi esseri persi a correre dietro le moderne tecnologie che pare uniscano e invece ci fanno diventare sempre piu' soli!!! perdonami se ho fatto una minimorale ma la tua dolce storia mi ha ispirata!!! e mi ispira pure questa ricettina!!
RispondiEliminaCiao Manu grazie! Si è quello che penso anche io e cerco di fare, sono felice che ti sia piaciuto il racconto e la ricetta :-) Un bacione
EliminaSan Nikolao della Flue è il patrono della Svizzera e leggere che anche il vostro patrono è San Nicolò mi fa sorridere. Un caso? non credo.
RispondiEliminaGrazie mia cara Ely per la storia e per la ricetta. tra le righe mi piace pensare che ci sia scritto che per vivere in armonia basta poco ed avere tanta fede
un bacio
Giò
Cara Giò si hai ragione per saper vivere bene basta poco, solo che a volte noi ci affanniamo per cercare il tutto e non ci accorgiamo che lo abbiamo già.... Grazie! Un bacione
EliminaChe bella questa storia, e che brava tu che fai vivere questa magia ai tuoi figli,semplice ma piena di valore, che resterà sempre nei loro ricordi....e la tua ricetta è troppo gustosa!!! grazie per questo soffio di serenità
RispondiEliminaUn bacio Fabrizia