Benvenuti nella cucina di Ely

Mi chiamo Elena, ho 46 anni, sono sposata con Paolo che conosco da quando ero bambina e ho 3 figli Mattia 18 anni, Pietro 17 e Lucia 12, amo cucinare da sempre e da quando mi sono sposata ho provato, sperimentato e inventato. Il Capitano e i tre marinai si prestano molto volentieri ad assaggiare tutto quello che qui viene creato...

Dimenticavo qui siete i benvenuti! Tra farina e libri, un ago e una forbice, c'è lo spazio per un caffè e una chiacchierata in compagnia...

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Gnocchetti D'Annunziani al ragù di verdure




Ho appena finito di vedere qualche immagine dei Reali d'Inghilterra e del matrimonio e facevo qualche considerazione con il Capitano e con i ragazzi.... i due neo sposi mi sono sembrati seriamente innamorati, agitati e felici, come una coppia normalissima di giovani che sceglie di costruire un futuro insieme.. La sposa mi è sembrata leggermente tesa e preoccupata... lo sarei anche io al suo posto.. a parte le battute sui miliardi e le meraviglie che posseggono... è davvero una bella responsabilità.... e sapete una cosa? non farei mai cambio, ma mi sono piaciuti tanto, spero che la ricchezza e le responsabilità non danneggino e non scalfiscano il loro amore e la loro famiglia.... ma veniamo ai nostri gnocchetti, questo piatto è stato apprezzatissimo da tutti, si è trasformato in un piatto unico saporito, semplice e veloce grazie anche alla bontà e alla genuinità dei Gnocchi D'Annunziani della Mugnaia di Elice, delicati e freschi come quelli che si preparano in casa nostra. Il ragù è un ragù di verdure, molto veloce ma gustoso, perché lo sappiamo tutti che la semplicità e la genuinità sono vincenti in cucina. Veniamo alla ricetta:

Per il ragù:
1 spicchio d'aglio
1 carota
1 melanzana
10 pomodorini pachino
1 cipolla
1 zucchina
1 peperone
3 foglie di basilico
1 foglia di alloro
2 cucchiai di dado hand made
noce moscata
sale fino q.b
3 cucchiai di olio EVO
Parmigiano gratuggiato




Preparazione:
Nella mia oramai famosa casseruola rotonda da 24 cm Le Creuset, ho preparato tutte le verdure pulite e tagliate a tocchetti, ho aggiunto l'olio, la noce moscata, il dado, l'alloro  e la passata, ho controllato di sale e fatto cuocere per circa 40 minuti. Nel frattempo ho messo a bollire in una casseruola capiente l'acqua salata per i gnocchetti, li ho fatti cuocere per il tempo necessario indicato sulla confezione. Ho preparato una bella marmitta, versato un po' di ragù, un po' di gnocchetti scolati, una spolverata di parmigiano, un'altro strato di ragù, di gnocchetti e per finire ancora parmigiano. Sono deliziosi e molto profumati. Per noi è stato un piatto unico accompagnato da una fresca insalata, buon w.e. a tutti!

Agnello marinato con vino rosso e spezie

| 47 bricioline di pane...


Eccoci con la ricetta dell'agnello, alla fine ne ho fatta una sola ma devo dire che è stata un successo. Grazie a Chiara che ha pubblicato questa meravigliosa ricetta, ho potuto brillantemente "passare" la prova agnello, che fino all'anno passato aveva preparato mia suocera. Ho poi modificato il metodo di cottura e l'ho cucinato in una super pentola, diametro 34 cm della Le Creuset, vi basti sapere che riempita con l'agnello non riuscivo a sollevarla e così i trasporti sono stati fatti dal Capitano. La cottura in questa pentola è davvero fantastica, fuoco lentissimo e in meno di 3 ore, 7 kg di agnello erano praticamente sciolti da quanto erano morbidi. Ma veniamo alla ricetta, vi metto le mie super quantità, poi dosatevi voi con quello che dovrete cucinare.

Ingredienti:
7 kg circa di agnello a pezzetti
1 litro 1/2 di vino rosso Cabernet - Merlot
erbe fresche (origano, salvia, rosmarino, maggiorana, timo)
3 spicchi d'aglio
sale fino
2 cipolle
2 carote
sedano verde a tocchetti (una canna non di più)
olio EVO 6 cucchiai



Preparazione:
Il giorno prima (alla sera, io verso le 22,00) pulite per bene e lavate l'agnello, io ho fatto così: ho riempito le vasche del lavandino con acqua e aceto bianco, ho messo a bagno per un minuto l'agnello, scolato e messo nella seconda vasca. Ho fatto questo passaggio per 3 volte. Poi l'ho asciugato con degli asciugamani puliti e nella mia pentola super, ho messo l'agnello a marinare con le spezie, l'aglio, le erbe fresche, il sale e il vino, con le mani ho mescolato per bene e ho coperto fino al giorno dopo. La mattina ho rigirato la carne, poi l'ho fatto ancora per due volte. Verso le 15.00 del pomeriggio, ho scolato l'agnello dalla marinatura, filtrato il sugo che si era creato. Non ho lavato la pentola ma ho subito messo, le carote le cipolle e il sedano tritati a rosolare. Ho aggiunto l'agnello e ho lasciato rosolare per un bel po', 7 kg non sono uno scherzo. A questo punto ho bagnato con un po' di marinatura filtrata e lasciato cuocere a fuoco bassissimo per circa 2 ore 1/2, mentre cuoce aggiustate di sale se ce n'è bisogno e aggiungete la marinatura se dovesse evaporare, ma con le pentole Le Creuset non succede. Quando avrete spento, il calore accumulato dalla pentola in ghisa continuerà il suo lavoro e terminerà di cuocere la carne, quindi risparmio di tempo e di gas, direi non male vero? la cottura è risultata perfetta ed uniforme e l'agnello era profumatissimo. Il giorno di Pasqua ho dovuto solo scaldare una mezz'oretta prima il tutto e gustarlo con tutta la famiglia. Buono, morbidissimo e gustoso! Io l'ho servito con una bella polenta, mi spiace non aver fotografato il paiolo di rame di misura super, con carciofi e patate al curry, ma questa sarà la prossima ricetta!

Buona giornata a tutti voi!

Come usare gli avanzi di cioccolato?

| 27 bricioline di pane...
Buon mercoledì a tutti, innanzitutto mi scuso per l'assenza dal web ma mi sono davvero riposata. Dopo la preparazione  pantagruelica del giorno di Pasqua, accompagnata da qualche lineetta di febbre per Lucia, che si è poi trasformata in scarlattina e con un piede "ferito" da una mensola, ci siamo goduti questi giorni di vacanza, perchè come oramai saprete, se anche io lavoro ma il resto della ciurma è a casa per me è come se fosse vacanza. Quindi ho letto, mi sono rilassata... ora vi prometto di venire a trovarvi e di postare delle gustose ricettine, perchè di queste ne ho una bella scorta. Dopo la Pasqua con tutte le uova, sorge un problema cosa ce ne facciamo di tutto questo cioccolato? la mia idea la trovate qui, è una ricetta di qualche tempo fà ma fattibilissima e se andate sul portale ne troverete altre gustose ed interessanti!
Date uno sguardo a quante bontà ci sono...

Bene oggi giornata di istruzione, al lavoro abbiamo cambiato i programmi e così oggi "ci insegnano" come fare per usarli... quindi dopo tanto tempo sarò in ufficio quasi tutto il giorno... ma a presto sempre su questi schermi!
P.s. quando vi dicevo che ho letto, dicevo sul serio tanto ed ho ben 4 libri da consigliarvi, non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo post con la ricetta dell'agnello!

Ecco i nostri auguri per una Pasqua serena e gioiosa

| 72 bricioline di pane...


Pensavo di riuscire a postare una ricettina anche veloce, ma il tempo è tiranno, oggi le ultime pulizie e la spesa e domani sarò in cucina per cominciare a preparare il tutto. Piatto forte della Pasqua nella bagnarola Mauri, 7 kg di capretto ho fatto confusione, Agnello, che il mio gentil suocero mi ha portato e che vorrei preparare in due modi diversi... ma non svelerò nulla. Se tutto avrà funzionato vi dirò le ricette misteriose, ed ora vi lascio come augurio questa poesia di Gianni Rodari, che scavalca le religioni, le ideologie politiche e tutte le divisioni ma che porta tra le sue parole, il desiderio di tutti i popoli, che per questa terra ci sia la Pace....

Dall'uovo di Pasqua

Dall'uovo di Pasqua

è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: "Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio".
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
"Viva la pace,
abbasso la guerra"
Buona Pasqua a tutti voi dalla bagnarola Mauri

Pizza bianca integrale rustica, con crescenza



Come avrete capito, nella bagnarola Mauri non manca mai la pizza o la focaccia, generalmente almeno una volta alla settimana la preparo, alla sera e quando tutti siamo in casa; Quando penso alla pizza casalinga mi ricordo che, sin da quando ero piccola, la mia mamma la preparava con i preparati in scatola,  la famosa pizza Star che regalava per ogni confezione dei coltelli famelici, quelli si che tagliavano.... che bei ricordi... la preparava sempre al sabato sera e io la mangiavo in braccio al mio papà, regolarmente dopo aver fatto il bagno e mentre guardavano Schiaccipensieri, sul canale della Svizzera Italiana ma vi ricordate? quell'animaletto indefinito, mezzo topo e mezzo coniglio che rideva come un matto, tutto a striscie colorate, penso, perché io fino a prima di sposarmi ho avuto solo la televisione in bianco e nero, mi immaginavo che fosse con i colori dell'arcobaleno ma non ne ho mai avuto la certezza... mi faceva impazzire e così tra un cartone e una fetta di pizza, si concludeva la mia serata, un bacio a papà e mamma e poi di corsa a nanna... quanto tempo è passato da quelle sere? tanto  ma il ricordo di familiarità e di allegria che la pizza mi ha lasciato ce l'ho ancora nel cuore e, nonostante il Capitano non sia propenso, ogni tanto guardiamo i cartoni con una fetta di pizza in mano. Questa volta non è la pizza in scatola ma la pizza che la mamma Ely prepara, per esempio, con la farina integrale. Eccovi la ricetta:

Ricetta per 6 teglie rotonde di pizza:
300 gr di farina integrale
400 gr di farina 0
350 gr circa di acqua
2 cucchiaini di lievito di birra disidratato
1 cucchiaino di zucchero

Per il condimento di una pizza rotonda:
1 crescenza fresca


Preparazione:
Preparate come al solito la vostra pasta della pizza, lasciatela lievitare e poi dividetela in 6 palline. Prendete una pallina, stendetela con il mattarello e mettetela in una teglia antiaderente. Condite a piacere con crescenza e il vostro antipasto rustico è perfetto, ci sono tante buonissime verdure condite, già pronte per essere servite.
Nel frattempo avrete acceso il forno a 230°, mettete la focaccia in forno e lasciatela cuocere 25/30 minuti fino a quando sarà bella dorata ma ancora morbida. Servitela ben calda e assaporatela, se avete la fortuna di ricordare quella risata quasi sadica dell'animaletto.... chiudendo gli occhi con un po' di nostalgia....

Buona giornata a tutti!


Torta Capri al limone - Le ricette di Miss Dhal



Alzi la mano chi non ha mai letto un libro di Roald Dahl, noi li abbiamo letti tutti, io e Paolo da ragazzini e li abbiamo riletti con i nostri figli, davvero bellissimi e pieni di fantasia... il mio preferito il GGG, ma da morire dal ridere, da fermarsi nella lettura perché le lacrime di divertimento continuavano a scendere e non ce la facevo a continuare... se non li avete letti, andate di corsa in libreria o in biblioteca, non c'è limite d'età per questi racconti. Potete immaginare che quando sul sito della Luxury Books ho visto niente popò di meno che la nipote del famoso scrittore, aveva scritto un libro di cucina mi sono fiondata e l'ho acquistato... vi chiederete ma quanti libri di cucina ha la Ely? ...e io non vi rispondo, solo la Simo lo sà vero? a proposito Simo tantissimi auguri, oggi è il suo compleanno!!!! Quando poi ho letto che la scrittrice aveva perso molti chili con le ricette presenti in questo libro, secondo voi potevo trattenermi? assolutamente no e così, è qui nella mia libreria ed è meraviglioso... non solo per le foto, strepitose, non solo per le ricette, fattibili, semplici e originali, ma soprattutto per la sua storia. Sophie ci racconta un pò la sua vita da modella, legata ad un corpo non troppo nei canoni e nelle misure delle modelle ritenute "normali" dalle agenzie di moda... e qui si scontra con le sue curve, con un bruttissimo virus... con la ricerca di se stessa... potrei definirlo, la sua vita in un libro di  ricette... mi è piaciuto davvero molto. L'ho letto come si legge un romanzo, piano piano, rilassandomi con i suoi racconti e con queste meravigliose ricette. Così quando mi è stato chiesto di portare una torta per una serata con amici, ho pensato di cercare proprio su questo libro. La ricetta è davvero semplice ma questa torta è puramente divina!!!! si scioglie in bocca e il profumo di limone invade la casa mentre è nel forno... è davvero da provare... e vi consiglio anche questo libro, come del resto tutti i libri che vi propongo nel mio blog, perché non può assolutamente mancare nella biblioteca della vostra cucina. Credetemi, già solo la copertina è da urlo....



Ingredienti:
150 gr di burro morbido + qualche fiocco per imburrare la teglia
225 gr di zucchero semolato finissimo
6 uova, i tuorli divisi dagli albumi
scorza e succo di 4 limoni bio
300 grammi di mandorle spellate,  tostate e ridotte in polvere
115 grammi di fecola di patate (per me 50 gr di fecola di patate e 65 gr di amido di mais perché avevo finito la fecola)
più un cucchiaio per spolverare la tortiera



Preparazione:
Accendete il forno a 180° , imburrate e infarinate una teglia rotonda, io ho usato questa di Villa D'Este Home.
In una ciotola di ceramica, lavorate il burro con lo zucchero fino a quando sarà bello cremoso. Aggiungete i tuorli tutti insieme, poi grattuggiate la buccia dei limoni (prima ricordatevi di lavarli, io ho usato questa grattuggia che è meravigliosa della Ipac), aggiungetela all'impasto insieme al succo (non la grattuggia ma la buccia mi raccomando). Montate per bene gli albumi e poi molto lentamente per non smontarli, aggiungeteli all'impasto. Per ultimo, aggiungete le mandorle tritate e la fecola. A questo punto versate tutto nella teglia che avrete preparato e cuocete in forno per 10 minuti a 180°, continuate la cottura per altri 40 minuti a 150°. I tempi sono stati effettivamente questi, forse per la prima volta che mi capita, sarà mica che Miss Dahl abbia il mio stesso scassatissimo forno?. Poi purtroppo non ho seguito il peccaminoso consiglio di Sophie di accompagnare la torta  con una glassa di crème fraiche e lemon curd, ma la prossima volta giuro che lo faccio!

Bene sono ancora malandata, traballante perché mi fanno male le ossa, con una voce molto gutturale ma spero di rimettermi visto che a Pasqua mi aspetta un pranzo con 14 persone.
Buona giornata a tutti!

Tatina mi ha informata di questa splendida raccolta sul blog di Angela e con piacere vi partecipo con la mia ricetta



Finalmente meringhe... Auguri al mio Matty

| 74 bricioline di pane...
Eccomi, volevo fare una torta che avevo visto sul mio ultimo libro di cucina di Martha Stewart ma sono ammalata... ebbene si qualche lineetta di febbre, placche in gola e ossa triturare.... Sarà stata la foga dell'incontro di ieri con davvero tantissime amiche che finalmente ho potuto abbracciare dal vivo, ma ve ne parlerò con calma quando avrò sistemato le foto che ho fatto e che ci hanno fatto vero Ambra? Ieri con qualche amica blogger ci siamo trovati al Teatro 7 a Milano per un corso di pasticceria offerto dalla Caffarel con l'illustre maestro pasticciere e cioccolatiere Sergio Signorini e con la simpaticissima e abilissima Luisa Canovi che ci hanno fatto fare meraviglie con cioccolato e carta, sarà il trambusto di andare e venire, l'aria caldissima sul treno e fredda per strada... sarà che oramai sono decrepita eccomi qui tutta costipata... Ma oggi oltre che a raccontavi brevemente cosa ho fatto ieri, volevo festeggiare virtualmente il mio Matty, il mio grandone in tutti i sensi, 13 anni per 1.70 quasi di altezza e n. 43 di scarpe..... e ogni volta che lo dico, l'avrò ripetuto 100 volte su questo blog, mi ritorna alla mente la visita di dimissione dall'ospedale 13 anni fa.... "questo bambino ha una struttura forte, diventerà un grande uomo...." nel fisico questo sta già accadendo, prego il Signore e con la sua benedizione mi auguro che lo sia anche nel suo cuore e nelle sue azioni...

Ora dicevo finalmente meringhe... che banalità penserete... e invece no!!!! perché le ho tentate tutte e non mi sono mai venute... mai! bagnate, crepate, dorate.... mai bianche e mai asciutte... ma come si dice "chi la dura la vince" e dopo aver provato tutte le ricette ecco che mi sono imbattuta nella sua ricetta ed è stato successo su tutti i fronti! grazie quindi a Morena per la dettagliata spiegazione e un grazie al mio zio Tino, pasticciere che non mi ha mai svelato nessun segreto.. ma un giorno Mattia che è capace di carpire segreti anche ad un muto con finta indifferenza dice" sai zio... la mia mamma è da tempo che prova a far meringhe, ma mai una volta le sono venute... che peccato, chissà tu invece quante ne avrai fatte..." e lui ovviamente lusingato da tanta sfacciataggine giovanile zac..."vedi non lo sa nessuno ma il trucco e accendere a 120° il forno, farlo arrivare in temperatura, mettere le meringhe e spegnere, lasciare così fino al giorno dopo, girandole ogni tanto nella prima ora..." ecco qui le mie meringhe sono davvero asciutte e senza crepe e bianche, magari non perfette ma di sicuro buonissime.
Vi auguro un bellissimo w.e. che per me sarà a letto, dopo che la Tachipirina avrà finito il suo effetto... e ancora tanti tanti auguri al nostro Mattia!

Ingredienti:
100 grammi di albumi (io ho dimezzato le dosi per paura non venissero)
200 grammi di zucchero semolato (il mio era quasi zucchero a velo, l'ho trovato così al supermercato, 100+100)
un goccio di succo di limone
100 gr di cioccolato Venchi puro cioccolato extra fondente 75%

Preparazione:
Nel Kenwood ho cominciato a montare gli albumi, quando cominciano a gonfiarsi, ho aggiunto due cucchiai di zucchero, e pian piano fino a finire i 100 grammi, come dice Morena poi ho aggiunto il limone, a questo punto quando la meringa sarà ben liscia e ben montata aggiungete il resto dello zucchero. Ricoprite con la carta da forno due placce, con una sacca a poche e con il beccuccio che più vi piace, io ho usato questa della GP&me, formate le meringhe. Nel frattempo accendete il forno come consiglia lo zio Tino a 120°, quando avrà raggiunto la temperatura, spegnete e metteteci le vostre meringhe. Girate ogni tanto per non far colorire e poi lasciatele così fino alla mattina dopo. Se vi piace, io non l'ho fatto su tutte, fate sciogliere a bagnomaria del cioccolato fondente e "pucciateci" a testa in giù le meringhe, fatele asciugare e gustatevele con  somma soddisfazione!

buona domenica a tutti!

Plum Cake con frutta secca



Ma che vento c'è??? è da ieri che qui tutto vola, certo abbiamo un cielo azzurro meraviglioso, ma l'aria oggi è fredda e il vento spazza per benino terrazzi e strade. Oggi vi regalo la ricetta di un dolce veloce ma buonissimo. Oramai avrete capito che i dolci della bagnarola sono semplici e senza troppi fronzoli, io non sono una gran pasticciera e quindi vado sui classici tradizionali. Anche per questo plumcake l'idea viene dal ormai famoso e usurato, da tanto lo sfoglio e lo guardo, Cakes dolci e salati della Tommasi editore. Eccome cosa ne è uscito con gli avanzi di frutta secca che avevo in dispensa.

Ingredienti:
150 gr di frutta secca mista (nocciole, pinoli, noci e mandorle)
sciolto200 gr di zucchero
3 uova
il succo di un'arancia
1/2 bustina di polvere lievitante



Preparazione:
In uno straccio raccogliete la frutta secca e, con una pestacarne, riducetela in pezzi non troppo fini. In una ciotola di ceramica, mescolate prima tutti gli ingredienti secchi e aggiungete poi tutti i liquidi in questo ordine, uova, arancia e burro. Mescolate velocemente e versate l'impasto in uno stampo per plum cake (per me stampo Signora Mario della ditta Mepra) che avrete ricoperto con carta forno. Fate cuocere in forno caldo a 180 gr per circa 35/40 minuti. Quando sarà bello dorato, sfornatelo e fatelo intiepidire su una griglia. Tagliate a fette e gustatevelo. Questo dolce mi sembra adatto anche come fine pasto in un pic nik che ne dite?



Partecipo allora molto volentieri al contest di Anna Luisa e Fabio "Cosa metto ne cestino"

Pasta e patate alla napoletana # Pentola pressione



Ma buon lunedì a tutti voi! allora come avete passato il w.e.? noi tremendamene bene, fuori tutti e due i giorni, con questo caldo estivo, un po' troppo caldo a dire il vero, e questo cielo sereno e meraviglioso. Tutti senza calze, vestiti estivi insomma mi sembrava di essere in vacanza. Spero che anche per voi sia stato piacevole con lo è stato per noi, così mi sentirò meno in colpa perché in questi due giorni non ho davvero avuto il tempo di stare al pc. Bene la ricettina di oggi è veramente buonissima, ed è il mio primo esperimento con la  super pentola a pressione che gentilmente Silvia della Pintinox ha voluto farmi testare perché è il loro ultimo modello nato. Questa pentola ha un nome si chiama "facile". Davvero intuitiva, maneggevole, con un orologio che calcola il tempo di cottura e suona quando è scaduto insomma una vera meraviglia. Per me la pentola a pressione è sempre stato un tabù, la mia mamma ci fa di tutto, brasati, arrosti, ragù,  stracotti e minestroni; io invece ho sempre avuto timore di quel fischio che mi sembrava potesse far esplodere la pentola da un momento all'altro. L'anno scorso mentre ero in vacanza mi è pure esplosa nella cucina di Maggio e così non ho mai più provato a cucinare... ma siccome le cose che fanno timore attirano pure, l'ultimo acquisto in fatto di libri di cucina è proprio "Con...Pressione"  della Bibliotheca Culinaria, ricette bellissime e sfiziose tra cui quella che ho provato qui. Ho cambiato solo le quantità  perché 160 gr di pasta per 4 persone mi sembrava davvero un po' poca.

Ingredienti:
250 gr di patate farinose
100 gr di pancetta a fette
1 carota 
1 cipolla
2 pomodori maturi
1 litro e 1/2 circa di brodo con dado di carne hand made
150 gr di cacio cavallo Silano
parmigiano Reggiano grattugiato



Preparazione:
Tagliate a piccoli pezzi la cipolla e la carota, rompete con le mani la pancetta e fate  rosolare il tutto con un filo d'olio evo nella pentola pressione scoperta.
Unite le patate che avrete pelato, lavato e tagliato a dadi non troppo piccoli, aggiungete il pomodoro pulito e tagliato a spicchi e il brodo, chiudete la pentola a pressione e cuocete per 10 minuti al primo livello (pressione meno forte) da quando omincia a fischiare.
Spegnete ritirate dal fuoco e fate sfiatare la pentola a pressione, apritela aggiungete la pasta e cuocete per la metà del tempo di cottura della pasta, la mia aveva 18 minuti ho cotto per 9 minuti in pentola a pressione con il primo livello (pressione meno forte). A questo punto fate sfiatare la pentola, aprite verificate la cottura della pasta, la mia era perfetta (che meraviglia) mantecate con la provola e il Parmigiano. Attenzione io non ho aggiunto sale perché il mio dado hand made è già saporito. Lasciate riposare qualche minuto e servite. Ma che ve lo dico a fare che era uno spettacolo? lo so che le foto sono sempre uguali ma mi piace troppo fotografare il particolare della forchetta, mi sembra di condividere con voi questo piacere.....
Era deliziosa! e ora alla ricerca di una nuovo esperimento con la mia super pentola "Facile"!
Buona settimana a tutti voi!


[Scaglie di Zenzero] - Nuvolette di topinambur


Buon venerdì a tutti! che giornate calde e meravigliose vero? ma poi ce la farà pagare cara ne sono sicura.... si conclude una settimana piena e un po' triste, lunedì ci ha lasciati una "zietta" di Paolo, la zia Giusi, aveva 90 ma ultimamente stava soffrendo davvero molto... la ricordo con affetto, come le piaceva l'allegria e la confusione delle feste comandate passate da noi.... a tanti anziani il rumore che fanno i bambini dà fastidio, lei invece non voleva mai andare a casa... era sola e le piaceva stare in compagnia... ciao zia Giuseppina!

Ed eccoci alla nostra rubrica del venerdì, oggi parliamo del topinambur, tubero che conosco da poco e cucino per la prima volta ecco cosa si dice di lui:

"Il topinambur è un tubero dotato di preziose virtù nutrizionali. Innanzi tutto ha un gustoso sapore, misto tra patata e carciofo. Il topinambur è indicato a chi vuole dimagrire e pulire il proprio intestino. E’ un ortaggio davvero utile per la salute e il benessere intestinale. Consiglio di non eccedere con la dose!
Contiene una eccellente molecola nutritiva, la INULINA.
Questa è un particolare tipo di fibra idrosolubile, si scioglie in acqua all’interno dell’intestino.
Il primo consiglio a chi mangia il topinambur: bere acqua in buona quantità prima di mangiarlo e dopo la sua ingestione. L’unione tra acqua e l’inulina del topinambur crea una appagante sensazione di sazietà.
Il topinambur è indicato anche per i diabetici che devono controllare la quantità di glucosio assorbito dall’intestino. Il topinambur regolarizza e rallenta l’assorbimento intestinale del glucosio con il risultato che la glicemia non subisce bruschi rialzi dopo il pasto. Con il controllo della glicemia otteniamo anche il risultato di abbassare la presenza di insulina nel sangue, ormone della fame e dell’accumulo di massa grassa.
Il topinambur è indicato anche in soffre di livelli elevati di colesterolo perché rallenta il suo assorbimento a livello intestinale.
Può essere mangiato crudo o cotto.
Crudo mantiene tutte le sue proprietà nutrizionali. Ridotto in piccole fettine è più digeribile.
Lo si può aggiungere, sempre ridotto in sottili fettine, in una classica insalata di verdura fresca di stagione. Si può fare una gustosa crema di topinambur.
Si può grattugiare la sua polpa cruda in varie ricette.
Comunque anche cotto va ridotto in cubetti, in piccoli pezzetti. Può essere usato in tante ricette al pari del carciofo o della patata.
" (informazioni trovate qui)

Ed ecco cosa ho provato a fare, anche qui puro esperimento, perché poi quando ho letto, lasciate che l'amido si divida dall'acqua, sono andata in panico totale ma poi ce l'ho fatta. Eccovi la ricetta:
500 gr di patate a pasta gialla
300 gr di topinambur al netto della buccia
1 cucchiaino abbondante di timo
8 cucchiai di olio di semi di mais
sale q.b.
noce moscata q.b.

piatto da portata ovale linea fusion Wald - runner attimi d'impronte Wald

Preparazione:
Pulite e lavate i tuberi, in un mixer, gratuggiateli velocemente e poi schiacciate la polpa con le mani e raccogliete il liquido in una bacinella. Lasciate che l'amido si separi dall'acqua (bella questa frase vero?) ebbene, versate in un bicchiere il liquido ricavato dalla spremitura che avrete fatto con le mani, lasciare riposare circa 15 minuti e vedrete che l'amido affonda e l'acqua và in superficie. A questo punto con un cucchiaio levate l'acqua e unite l'amido alla polpa. Salate, aggiungete il timo e la noce moscata, mescolate per bene. In una casseruola con fondo pesante, fate scaldare l'olio e poi versate 4 o 5 cucchiaiate di impasto, schiacciandolo bene con il cucchiaio per renderlo sottile. Lasciate dorare bene da ogni parte, e servitele ben calde. Buone croccanti e golose le nostre nuvolette vero? e per l'odore di fritto che rimane? un bel bicchiere pieno di aceto bianco, e alla mattina nessun odore vi tramortirà.
Con questa ricetta vi  auguro un buon w.e. Caldo, rilassante e di vera gioia!

Vi ricordo che tutti gli ingredienti freschi e a lunga conservazione sono forniti da Bollabio.
Ricordo inoltre che "Per tutti i clienti che effettuano un ordine su www.bollabio.com ed inseriscono nelle note dell'ordine "Ricette di Ely" avranno uno sconto promozionale 10% su tutto l'ordine!
Numero Verde 800-180.763".


Pane alle erbe

| 90 bricioline di pane...
 
Un semplicissimo e profumatissimo pane. La settimana scorsa sono andata al mercato per comperare qualche piantina nuova per il mio terrazzo, e tra i banchetti dei fiori e delle erbe, trovo una signora simpaticissima che mi descrive le piantine aromatiche che quel giorno aveva sul banchetto... io mi fermo attenta e noto una grandissima varietà e alla mia richiesta "vorrei la menta" lei mi chiede "quale?" il mio smarrimento è grande... come quale? perché quanti tipi di menta ci sono? ebbene sono tornata a casa dopo un'ora con 15 piantine di erbe aromatiche per la maggior parte a me nuove... un po' le vedete qui sotto, la gentil signora mi ha detto che hanno una varietà di ben 120 piante aromatiche, il timo ha 21 varietà (se non sbaglio) e la menta circa una decina ma ci pensate? e secondo voi che ho fatto nei giorni successivi di mercato? sono andata ed ho aggiunto piantine... tutte meravigliose!


Quando ho ricevuto la mail dal Molino Chiavazza per il loro nuovo contest mi sono detta... cosa mai potrò preparare per dare rilievo alla farina Manitoba? la mia risposta è stata solo... pane... un semplicissimo pane... morbidissimo e profumato credetemi.... non c'è alimento per me più importante e magico, lo sapete vero? e così ho voluto provare questa ricetta che non 'è altro che il mio solito pane bianco ma  profumato con erbe fresche, ma eccola:

Ingredienti:
300 gr di farina Manitoba Molino Chiavazza
300 gr di farina 00 Molino Chiavazza
2 cucchiaini di sale fino
320 gr di acqua
2 cucchiaini di lievito di birra disidratato bio
1 cucchiaino di zucchero

Per farcire il pane:
3 cucchiai di erbe aromatiche fresce

Per gustare:

Preparazione:

In 100 gr di acqua sciogliete il lievito e riattivatelo con lo zucchero. Nel Kenwood mettete le farine, l'acqua con il lievito, l'acqua rimanente 220 gr circa, l'olio profumato e il sale. Impastate per almeno 7 minuti, quando l'impasto sarà omogeneo e liscio formate una palla e lasciatela lievitare fino al raddoppio. A questo punto stendete la pasta con il mattarello, e spennellate con l'olio profumato, poi spargete le erbe che avrete lavato e tamponato con un foglio di carta da cucina. Mi raccomando non tagliate con coltelli e forbici le erbe aromatiche ma staccate con le mani le foglie profumate e lasciatele cadere liberamente sulla pasta. Arrotolate da entrambe le parti  la pasta di pane farcita, fino a quando si incontreranno i due rotoli, mettete il rotolo su una teglia con carta forno e lasciate lievitare ancora fino a l raddoppio. Fate cuocere in forno a 200° per 30 minuti. Quando sarà ben dorato toglietelo dal forno e lasciate completamente raffreddare su una griglia. A questo punto chiudete gli occhi e attivate l'olfatto... il profumo intenso delle erbe si mescola con la fragranza del pane... ed è magia... e se poi volete esagerare con il gusto, io ho spalmato la mia fetta con uno splendido Pestato di olive verdi e basilico... profumato... intenso...  e rimanete in estasi...

Con questa ricetta partecipo al contest di Molino Chiavazza




Donne sul Web: secondo appuntamento

| 19 bricioline di pane...
Anche oggi mi potete trovare sul portale Donne sul Web, ci sarà la mia ricetta e le ricette delle altre amiche, con protagonista il formaggio, se non l'avete ancora fatto vi consiglio una sbirciatina, sono tutte deliziose.
La mia ricetta la trovate qui




Vi auguro una buona giornata, mi scuso se ieri non sono riuscita a passare da voi, ma la mia linea telefonica ha fatto le bizze....
Oggi rimedio e spero di non essermi persa troppe prelibatezze.

Johnnycake di Nigella per una buona domenica...

| 63 bricioline di pane...


Buona sera a tutti voi! oggi è stata davvero una giornata bellissima, temperatura fantastica, umore favorevole, figli direi in forma come il Capitano, e io ho lavato i terrazzi... cosa centra direte voi? quando la Ely lava i terrazzi vuol dire che è arrivato il momento di pulire e riorganizzare, la primavera è oramai iniziata ed è ora di fare ordine mentale e fisico, oltre che buttare quello che è rotto, preparare i sacchetti per i vestiti e i giochi che possono servire ad altri bambini. Questa mattina il mio orologio biologico mi ha svegliato alla solita ora quindi alle 6.45 ero bella sveglia nel mio letto, poco dopo anche Lucia si è svegliata e così mi sono alzata. Il sole stava sorgendo e illuminava la "mia" Grignetta e il cinguettio delle rondini, che sono tornate nei loro nidi come ogni anno, mi ha fatto ricordate il profumo della primavera e la bellezza della Domenica. Avevo voglia di sorprendere con qualcosa di goloso, tutta la famiglia e allora ecco il favoloso libro di Nigella, con i suoi pancake, o meglio questi si chiamano Johnnycake preparati con l'aggiunta di farina di mais. Ebbene pronti partenza e via ecco cosa vi serve:

Ingredienti:

150 gr di farina di mais fioretto Spadoni
100 gr di farina 00
4 cucchiaini di lievito per dolci
2 cucchiai di zucchero 
1/2 cucchiaino di sale fino
300 ml di latte fresco intero
2 uova grandi
30 gr di burro fuso



Preparazione:
In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti secchi, nell'altra sbattete le uova con il latte. Amalgamate gli ingredienti secchi con le uova e il latte sbattuto e alla fine aggiungete il burro. Scaldate nel frattempo una piastra, io ho usato questa della Pintinox, davvero speciale, pesante e perfetta per questo tipo di preparazioni. Versate l'impasto a cucchiaiate o con un mestolo, fate scaldare per un minuto circa, quando si saranno formate delle bollicine sulla superficie, con due palette antiaderenti girate e fate colorire, servite caldi, con sciroppo d'acero, panna, nutella o marmellata. Stamattina noi ce la siamo gustati con una meravigliosa marmellata di arance amare di Siculidivini. E poi... poi ho gridato a gran voce... "per chi vuole ci sono i Johnnycake e in un batter d'occhio la tavola era circondata da affamati che reclamavano la colazione.... è stato davvero piacevole fare colazione così, per un attimo mi sono sentita Nigella... è stato un momento piacevolissimo, abbiamo chiacchierato e ci siamo goduti la nostra famiglia... non capita spesso ultimamente ma grazie a questi Johnnycake la nostra domenica è cominciata in armonia.


Con questa ricetta partecipo al contest di Elisa


Ora due recensioni veloci, due libri che ho preso in biblioteca nei giorni scorsi... in questo periodo stò leggendo molto e ne sono contenta.

Il primo libro lo definirei pulito, l'ho scelto per il titolo e poi mi sono accorta che era un romanzo per ragazzi, per adolescenti, davvero splendido. Non una parolaccia, non un testo offensivo, una semplice amicizia fra un ragazzo e una ragazza... davvero un libro limpido che mi sento di consigliare a chi ha figli in età adolescenziale, adatto dai 14 anni. Ultimamente mi ritrovo a scegliere e comperare libri di di questo genere? starò regredendo? chissà.... comunque mi è piaciuto tantissimo e volevo proporvelo.



Ecco la trama (da ibs):
"Owen non ama la musica, Owen vive per la musica. Lavora con la musica, cammina con la musica, parla attraverso la musica. E dopo la musica, nella "religione" di Owen, c'è la verità: lui crede che negarla o semplicemente nasconderla non serva a nulla. Annabel invece è una di quelle ragazze che apparentemente hanno tutto: bellezza, bravura, popolarità, amicizia. Ma a lei sembra di non avere più niente da quando la sua migliore amica la evita. E il perché è una verità scomoda che non ha il coraggio di tirare fuori. Una verità sepolta come i desideri che non riesce a esprimere, le decisioni che non riesce a prendere. Fino a quando in questo mondo ovattato e triste, pieno di bugie di cristallo, arriva Owen, per insegnarle a non giudicare, ma solo ad ascoltare: ad ascoltare la musica, ad ascoltare se stessa, a far esplodere il suo cuore."

Il secondo libro è un genere che amo ma che non ho mai rivelato a nessuno, sia nei film che nei libri... i vampiri, questo libro è ironico, non scabroso, quasi divertente per chi ama questo genere. Neanche il Capitano sapeva di questa mia passione... mi piacciono i vampiri e le loro storie, posso dire che mi fanno un pò di tenerezza? quindi a chi piace questo tipo di lettura consiglio questo romanzo. Mi è piaciuto molto e l'ho letto tutto d'un fiato.


La trama (da Einaudi):
I Radley vivono in un incantevole villaggio della campagna inglese.
Sono Peter, il medico del paese, la moglie Helen e due figli adolescenti, in un caotico turbinio di scuola, amici e feste. La vita familiare trascorre senza troppa eccitazione né scossoni, fino a quando una notte tutto deflagra.
E Clara scopre il devastante segreto custodito per anni e anni dalla famiglia. Un segreto che alla fine dà un senso alla sua pelle cosí diafana, alla difficoltà a dormire la notte e quell'attrazione incontenibile per il sangue...

«È un posto tranquillo, soprattutto di notte.
Fin troppo tranquillo, si sarebbe portati a pensare, per immaginare che un mostro di qualunque genere possa vivere in quelle deliziose viuzze ombreggiate.
Certo è che, alle tre del mattino nel paesino di Bishopthorpe, è facile credere alla bugia in cui si crogiolano i suoi abitanti - e cioè che quello sia un posto per persone tranquille e perbene, che conducono vite tranquille e perbene.
A quell'ora di notte, si sentono soltanto i rumori della natura. Il verso di una civetta, il latrato di un cane in lontananza, e nelle notti di brezza come questa l'oscuro sibilare del vento tra i sicomori».
 Buone letture e buona settimana a tutti voi!