Benvenuti nella cucina di Ely

Mi chiamo Elena, ho 46 anni, sono sposata con Paolo che conosco da quando ero bambina e ho 3 figli Mattia 18 anni, Pietro 17 e Lucia 12, amo cucinare da sempre e da quando mi sono sposata ho provato, sperimentato e inventato. Il Capitano e i tre marinai si prestano molto volentieri ad assaggiare tutto quello che qui viene creato...

Dimenticavo qui siete i benvenuti! Tra farina e libri, un ago e una forbice, c'è lo spazio per un caffè e una chiacchierata in compagnia...

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Acqua...benessere del corpo e della mente...

Ecco... non sono pazza... in questo post non voglio parlare di cucina, mi sono sbizzarrita prima, volevo condividere con voi un esperienza molto banale se vogliamo ma che mi ha aiutato ad essere più serena, stare meglio fisicamente, e che riesce a farmi dormire sonni sereni.... che cosa???
non l'ho detto??? ohhhhhhhhhhhh....il pediluvio.... dai non ridete è vero... ho riscoperto questo modo così antico, così semplice e se vogliamo banale di rilassarmi, ed è anche molto economico, acqua del rubinetto bella calda, sale e aceto, ma andiamo con ordine.
Pensando al pediluvio ho un immagine ben precisa: mio papà che al ritorno di ogni gita in montagna, dove si camminava 4-5 ore per volta, si preparava il suo bel catino pieno di acqua e con i pantaloni risvoltati si sedeva e immergeva i piedi.... e li stava per un tempo a mio avviso, infinito ma gli occhi di bambina ancora non capivano e trovavano questo rito così...inutile e perditempo...
La svolta... l'anno scorso Paolo per la scuola ha fatto un corso sulla voce, lui oltre ad essere maestro di scuola elementare è diplomato in pianoforte e quindi la cosa era molto interessante... vabbè, una sera arriva a casa e quando tutti sono a letto, prepara stò catino di acqua abbastanza calda, due manciate di sale grosso e un bicchiere di aceto rosso.... mi dice che serve per rilassarsi, togliere la stanchezza, che serve per togliere le negatività che ci sono nel nostro corpo che le corde vocali si distendono e dulcis in fundo... aiuta gli emicranici.... ebbene se il resto magari non mi fosse interessato solo per la parte finale ho dovuto provare, per chi non lo sapesse, io sono un emicranica dall'età di 6 anni e bevo di tutto quando ho le mie crisi... così ho provato per tutta l'estate e i riscontri ci sono stati, sia dal punto di vista fisico, meno stanchezza maggior riposo e mi pareva anche meno mal di testa o comunque con un intensità minore... e poi sopratutto il rito in tutto il suo benessere... ti prepari la tua bacinella calda, ti immergi fino a quando l'acqua non si sarà freddata.. .con un buon libro... è davvero rilassante.. trovare un momento così per se, ogni sera....unico consiglio non fate come me e Paolo le prime volte che già con i piedi a mollo tutti e due ci siamo accorti di non aver portato le salviette per asciugarci e così abbiamo bagnato tutta la sala :-)))
Comunque provate per credere... dove vado io ora??? a fare il pediluvio!
vi auguro una notte serena!

Tris di ricette - menu dell'Amico blog

E' vero ora che ho fatto un menù ne vorrei fare tantissimi altri.... è una cosa troppo divertente, ma il menù che vi propongo stasera è stato fatto in tre puntate diverse, sapete che io adoro cucinare ma con la bagnarola che mi ritrovo e una ciurma piuttosto esigente, tra lavaggi e stiraggi e stendaggi (e non è roba da poco...) compiti con chi ha più o meno difficoltà, la difficoltà vera è preparare da mangiare cercando di non mandare a remengo tutto, fatto stà che oramai sono diventata brava (lasciatemi vantare un pochino....) a fare le cose velocemente ma che siano gustose e sempre diverse, passeggiando tra i tanti blog e tra le tante ricette stampate e archiviate nella cartella "da fare", abbiamo pasteggiato una sera con la torta di carne dell'amica Chiccamart, poi un delicato e leggero contorno rubacchiato ad Emilia, questo è fresco fresco di stasera, per concludere con una piacevole torta addocchiata sul blog di Ara&Coco, il tutto anche se in tre giornate diverse è stato ampiamente apprezzato, ovviamente non per antipatia ma per sfruttare al meglio quello che avevo a disposizione le ricette sono leggermente modificate ma penso che questo sia proprio il bello "dell'arte dell'arrangio" come la chiamo io, bene partiamo con la prima ricetta....

Torta salata alla carne
Ingredienti:
2 rotoli di pasta sfoglia fresca
due belle fette di prosciutto cotto alte 1/2 cm
1/2 cipolla
1 cucchiaio di olio evo
1 bicchiere di vino bianco secco da cucina
un rametto di rosmarino
qualche foglia di salvia
4 hg di carne mista macinata
qualche fetta di formaggio a pasta filante
2 cucchiai di panna (perchè altrimenti avrei dovuto buttarla.... e non si fà)

procedimento:
Per cominciare accendo il forno a 220 gradi, faccio rosolare in una casseruola la cipolla con pochissimo olio evo, unisco il rosmarino e la salvia e la carne macinata il prosciutto tagliato a dadini, faccio rosolare ben bene poi sfumo con il vino bianco, porto a cottura aggiungo la panna correggo di sale e pepe e spengo. Stendo un rotolo di pasta sfoglia nella teglia (sempre sopra la magica carta forno in dotazione), io uso sempre quella a cerniera ci verso il composto, copro con le fette di formaggio filante e ricopro con il secondo rotolo di pasta sfoglia, chiudo i bordi e punzecchio con la forchetta per non far gonfiare, metto in forno per 40/45 minuti a 220 gradi circa, puntualizzo sempre che la temperatura del forno è una cosa molto soggettiva io per esempio devo sempre aumentare il tempo rispetto alle ricette che trovo, quindi se conoscete il vostro forno sapete anche quando è tempo di togliere le pietanze :-)))
ecco come appare l'interno della torta è veramente stupenda, consiglio di mangiarla tiepida per gustare al meglio tutti i sapori, grazie Chiccamart!!!

e per contorno abbiamo....

Zucchine tonde ripiene
Ingredienti:
6 zucchine tonde
2 patate medie
4 cucchiai di croste di grana finemente grattugiate
1 "culetto" di un prosciutto cotto che si era nascosto in frigorifero
un filo d'olio evo
sale q.b.

procedimento:
per prima cosa accendo il forno a 200 gradi, pelo e lavo le patate e le taglio a tocchetti, lavo e taglio la calotta delle zucchine e faccio cuocere il tutto nella vaporiera per 10/15 minuti. Quando sono al dente spengo lascio raffreddare un pochino e con uno scavino tolgo la polpa della zucchina, state attenti perchè si rompono facilmente, metto la polpa della zucchine, le patate il prosciutto e le croste di grana grattugiate nel mixer e frullo tutto senza esagerare controllo di sale (fatelo alla fine perchè le croste sono saporite) e riempio le zucchine con questo ripieno, le metto su una pirofila faccio un giro con un filo d'olio evo e lascio cuocere 45 minuti a 200 gradi.
Questa sera è stato un successone sbranate da tutta la ciurma, anche il 1/2 marinaio ha mangiato senza batter ciglio quindi un ip-ip hurrà per Emilia, grazie cara!!!

e per concludere non poteva mancare il dolce....

dopo aver preparato lo zabaione per la Trattoria MuVarA mi sono avanzati gli albumi, ne ho tolti altri due dal congelatore ed eccomi pronta per una torta con la quale abbiamo festeggiato la prima confessione di Pietro (cuoco nanetto...) domenica scorsa, anche qui la torta è finita quindi presumo fosse buona (lo era perchè l'ho assaggiata pure io, non ero ancora in dieta....)
e allora ecco a voi...

Torta di albumi e frutta secca
Ingredienti:
7 albumi
300 grammi di frutta secca (noci, mandorle,nocciole,pinoli e spagnolette) dovevo finire i rimasugli....
180 gr di zucchero
1 pizzico di sape
la buccia di un limone grattugiata
zucchero a velo e cacao amaro per spolverizzare

procedimento:
ho acceso il forno a 160 gradi, ho montato gli albumi a neve con il Kenwood (una delizia ai miei occhi, mai albumi furono così gonfi...) nel frattempo con il Bimby ho grattugiato lo zucchero con la frutta secca riducendolo a farina, ho mischiato molto lentamente gli albumi con lo zucchero e la frutta grattugiata facendo attenzione anon sgonfiare anche se un pò succede, ho aggiunto un pizzico di sale ed ho versato in uno stampo a cerniera ricoperto di carta forno, infornato per 1 ora a 160 gradi quando è cotta, io ho fatto la prova stecchino e ha funzionato togliere dal forno e lasciare raffreddare, poi ho spolverizzato con zucchero a velo e cacao amaro...
era buonissima e anche qui una Ola con ritorno per Ara&Coco grazie a voi!
e ora cocnludo la serata con i consigli per gli acquisti... opssssssss per rilassare corpo e mente, siete curiosi.. aspettate il prossimo post!!!

Un menù per la trattoria - Menu della ciurma

Eccoci qui ho realizzato questò menù ieri sera e subito mi è venuto in mente che poteva andar bene per gli amici della Trattoria MuVarA e così, foto a go go anche se saranno sempre uguali, con le stesse inquadrature e con gli stessi piatti :-), tutto nei 15 euro (eventualmente facciamo che le uova ce le ha regalate il buon fattore), niente antipasto, per la ciurma un bel piatto forte, Coniglio al latte, polenta con carciofi in padella e per dessert zabaione alle fragoline e mango, che dite può andare?

Ecco la ricetta della polenta allora a me hanno insegnato questa formula per una polenta pittosto "stagna" come potete vedere dalle foto:
Ingredienti:
150 gr di farina di grano saraceno a testa in questo caso x 4 quindi 600 gr di farina
acqua 3 x 600 (il peso totale della farina)
sale q.b.
olio EVO

procedimento:
porto a bollore l'acqua la salo e verso a pioggia la farina mescolando sempre sempre fino a quando l'acqua non ne assorbirà più (spero che si capisca l'istruzione perchè per me la polenta è come il latte per i neonati, ho mangiato forse prima quella del latte) quindi può darsi che non consumerete tutta la farina a me ne avanza sempre, con un bel bastone di legno o con un cucchiaio di legno continuate a mescolare a fuoco abbastanza vivo, poi abbassatae fate cuocere mescolando ogni tanto, tenete conto che in media io la lascio sul fuoco 1 ora e passa, la polenta più cuoce più è buona, dimenticavo l'ideale sarebbe cuocerla nel "stegnà de ram" nel paiolo di rame ma se non l'avete una bella pentola pesante andrà bene lo stesso...se dovesse essere troppo dura aggiungete olio e latte e mescolate bene.
Nel frattempo preparate il coniglio.

Ingredienti:
un bel coniglio di circa 1.5 kg già tagliato a pezzi
due spicchi d'aglio
due rametti di rosmarino
4-5 foglie di salvia
2 rametti di timo
3-4 bicchieri di latte fresco
sale e pepe q.b.
farina di riso per infarinare il coniglio
3 cucchiai di olio EVO

Procedimento:
in una casseruola capiente fate rosolare l'olio con le erbe e l'aglio, nel frattempo lavate e asciugate il coniglio, infarinatelo e mettetelo nella casseruola, fatelo rosolare ben bene da entrambe le parti, aggiustate di sale e pepe e quando sarà ben dorato bagnate con il latte (non tutto) e fate cuocere a fuoco lento, se ci sarà bisogno aggiungete ancora latte e portate a cottura (io l'ho lasciato sul fuoco 40/45 minuti poi dipende dalla carne del coniglio) il latte con la farina di riso crea un intingolo favoloso....e la carne rimane morbidissima, prepariamo ora i carciofi, non avevo quelli freschi ma quelli surgelati e così ho usato ciò che avevo :-)

Ingredienti:
450 grammi di carciofi surgelati
una bella cipolla
2 cucchiai di olio EVO
sale e pepe

procedimento:
fate scongelare nel micro i carciofi, nel frattempo mettete a rosolare in una padella la cipolla tagliata a fettine con l'olio, quando la cipolla sarà dorata aggiungete i carciofi e fateli dorare per bene per circa10/15 minuti.
Ora servite una bella fetta di polenta, il coniglio e i carciofi....che si avvolgeranno nella "pucetta" del coniglio....
Insomma come avrete capito la ciurma ha apprezzato parecchio ed ora... il tocco finale! il Dessert!!!!

Ingredienti:
5 tuorli
5 cucchiai di zucchero
100 gr di vino bianco secco
un mango
una ciotolina di fragoline di bosco (io le avevo nel congelatore)

procedimento:
preparate uno zabaione classico, al posto del marsala mettete il vino, io l'ho fatto con il bimby e il procedimento è questo, inserite la farfalla nel boccale (il modello che ho io è il TM31) versare lo zucchero e i tuorli, montare 4 min. vel. 3, 37°, aggiungere il vino, 7 min. vel. 3, 70°, viene uno zabaione strepitoso bello gonfio, oppure fatelo con il procedimento classico, quando è pronto lasciatelo nel boccale e preparate il mango pulito e tagliato a pezzettini e una manciata di fragoline di bosco (lasciatene una 15 per la decorazione finale con qualche pezzo di mango), nel mixer frullate il mango e le fragoline, deve risultare una purea e aggiungete molto delicatamente allo zabaione, servite nei bicchieri o nelle coppette e mettete in frigorifero, al momento di servire aggiungete le fragoline e il mango per decorare. Buonissimo!!!

Note: tutti gli ingredienti che ho dato sono per una ciurma di 4 persone, anche se la mia ne ha 5 ma il mezzo mozzo di nome Lucia mangia come una formica quindi diciamo 4 porzioni molto abbondanti.
Spero che sia gradito agli illustri ospiti della trattoria e ringrazio ancora i proprietari per il simpatico e piacevole gioco che hanno saputo inventare.
Buon Appetito!!!

Torta salata di champignon, carciofi e ricotta

Eccomi con una ricettina della serie, mettiamo insieme gli avanzi e vediamo che succede...l'esperimento risale a circa 15 gg fà, quando al super per fare la spesa grossa, ho trovato i funghi champignon in offerta e li ho presi al volo, non li avevo mai cucinati ma prima o poi bisogna provare e così, con quello che avevo nel frigorifero ho inventato questa torta salata.

Ingredienti:
500 gr circa di funghi champignon
250 grammi di ricotta vaccina bio
10 carciofi surgelati sbollentati
1 rotolo di pasta sfoglia fresca
1 scalogno
noce moscata q.b.
sale e pepe q.b.
una bella spolverata di formaggio grana oppure le solite croste grattugiate, molto più saporite

procedimento:
accendete il forno a 200 gradi così avrà il tempo per arrivare in temperatura, pulire bene con un pennellino o uno straccetto i funghi sotto l'acqua corrente, tagliarli a fettine, fate sbollentare i carciofi surgelati in poca acqua bollente e tagliateli a pezzetti, in una casseruola fate imbiondire uno scalogno (io lo preferisco alla cipolla per il gusto più deciso) aggiungeteci i funghi e i carciofi e fateli rosolare ben bene, i funghi producono acqua quindi non occorre aggiungere nessun liquido lasciateli cuocere nel loro brodo con i carciofi, salate e pepate e portate a cottura. Lasciate raffreddare e poi aggiungete la ricotta e mescolate bene, aggiungete la noce moscata e regolate di sale e pepe a vostro gusto. Nel frattempo stendete la pasta sfoglia nella teglia, io uso quelle a cerniera, foderata di carta forno (quella in dotazione con la sfoglia và benissimo) riempite con il composto di funghi ,carciofi e ricotta, chiudete i bordi e spolverate con abbondante formaggio grana, o croste grattugiate, infornare per 30/40 minuti a 200 gradi. Io cosiglio di mangiarla tiepida e non calda, altrimenti il calore copre il sapore delicato dei funghi, ovviamente secondo unico e gradito dalla ciurma.

Lievito naturale - quarta puntata

| 13 bricioline di pane...
Ecco il mio lievito, ho promesso a Lo qualche foto per riuscire a capire se procede tutto bene, mi pare di essere incinta per la 4° volta (non lo dico alla mia mamma che prenderebbe un infarto...) dall'ansia che ho tutte le volte che apro lo sportello del forno per vedere come và, è come se avessi mio figlio in un incubatrice... scema direte... e forse avete anche ragione... ma il pane, la farina, il lievito, l'acqua e il fuoco, per mè hanno una sapore di magico... il pane è vita, vita che nasce, si trasforma cuoce per dare nuova vita a chi lo mangia... e la vita si rinnova ogni volta... quindi come non dare tanta importanza ad un alimento così affascinante e vitale? ma ecco le foto....

allora questa foto è del mio lievito prima di fare il rinfresco, come vedete il colore è più scuro (sopra) è compatto ed ha riempito tutta la bacinellaquesta foto invece è del lievito, sotto la parte che lo ricopre che è compatta, ma sotto è alveolato e molto più chiaroe per ultima la foto del lievito dopo il rinfresco, quello che rimane a me è bello sodo e compattoed ora il mio quesito alle panificatrici folli ed esperte, è giusto che sia cosi???? attendo fiduciosa che qualche anima pia si affacci al mio blog... grazie!

Gita fuori porta - Museo della scienza e della tecnica di Milano

| 11 bricioline di pane...
Martedi sera 25/03/08... ore 18.00: io e il capitano annunciamo "domani si và in gita" e la ciurma chiede tutta agitata, "dove.. con lo zaino???...gli scarponi????... io mi porto... e io quello...ma dove andiamo?..." e già per montanari come noi la gita è sempre quella sulle nostre montagne con un bel pic - nic a mezzogiorno ma questa volta abbiamo deciso per la grande città ovvero per noi marinai di montagna... Milano... al Museo della scienza e della tecnica... ed ora tutti a letto domani bisogna alzarsi presto...
Mercoledi 26/03/08 ore 7.00 siamo praticamente tutti svegli e i bambini tutti agitati, per Lucia è la prima volta in treno... che emozione..
alle 9.47 siamo sul treno pronti partenza e via... e poi.... la stazione....la metrò.... ci si guarda in giro, in alto, mamma mia quanto è grande questa città.... quante macchine... persino l'aria e diversa... più cittadina... è strano come le cose ordinarie per chi abita in una grande metropoli siano straordinarie per chi viene da fuori... i suonatori bambini sulle metropoli, i barboni con le loro facce tristi e piene di storia... i profumi... mi dovevate vedere io che cercavo negozietti strani in ogni dove, sentivo i profumi delle spezie, ristoranti cinesi, giapponesi, turchi, tailandesi.... negozi come le piccole misticherie di una volta... che meraviglia.... e lo sguardo gira... a destra a sinistra... .... segni di vita internazionali....e già mi immagino a cercare spezie, farine e chissà quali ingredienti per i miei esperimenti... ma oggi non è il tempo dedicato a me... oggi è per la famiglia e così arriviamo al museo, non prima di aver fatto una capatina nell'edicola che trovo sulla strada per comperare l'ultimo Sale & Pepe con l'aggiunta del libro del Pane (che a Lecco non ho trovato) si intitola "Pane fatto in casa" 50 ricette molto diverse da quelle dei libri che ho e a prima vista mi sembra un buon libro e poi poteva mancare nella mia libreria l'ennesimo libro sul pane? fatto anche questo acquisto con la consapevolezza che anche l'edicola più scamuzza di Milano è la più fornita al pari di quelle che trovo qui.... entriamo al Museo riusciamo a prenotare l'entrata al sottomarino Toti e comincia la nostra giornata....
Navi, treni, elicotteri.....quanto ingegno nel crearli e quanto coraggio per andare su questi oggetti un pò sperimentali (almeno i primi esempi), poi la miniera, la fucina, le macchine di Leonardo, gli orologi, gli strumenti musicali, insomma tutto splendido, i bambini compresa Lucia sono contentissimi e quando usciamo dal Museo verso le 16.30 sono davvero stanchi. Con la scusa di un caffè e di cercare una gelateria passiamo anche per Sant'Ambrogio e come non entrare? li c'è profumo di storia... quella vera.. .e allora una capatina anche li e poi promesso... davvero... gelato.
Riprendiamo la metrò e ci dirigiamo in stazione per prendere il treno che ci riporta al paesino :-)
il treno è bello pieno ed io riesco a fare conoscenza anche li, con una signora russa tanto genitle che mi guarda con uno sguardo malinconico... "complimenti... 3 figli... sembra ieri che i miei erano piccoli"... e si sente nella voce la nostalgia per quei 5 figli sparsi nel mondo (ebbene sono riuscita a sapere pure quello...) per la sua terra, abbandonata per forza, per riuscire a trovare lavoro per vivere...
e mentre la giornata volge al termine, ringrazio ancora il Signore, per la fortuna che abbiamo ad abitare in questo paese, per il lavoro che abbiamo che ci permette di vivere dignitosamente, per la casa, accogliente, disordinata ma calda e piena d'amore... e per la famiglia che mi ritrovo intorno perchè non è così scontato essere sereni e felici e sopratutto insieme... gli ultimi sforzi li mettiano nella camminata che ci riporta alla nostra casina, oramai è buio, entriamo in casa e subito l'organizzazione comincia, lavatevi, preparate la cartella, io preparo la cena.. .e poi finalmente a dormire... ringraziando ancora una volta per la bella giornata trascorsa... in armonia.... e mentre penso questo, le braccia di Morfeo (e non di Paolo che è andato alle prove del coro) mi avvolgono in un dolce abbraccio... e riposo....

Minestra di riso e patate ovvero.... "la minestra della sciura Maria"

| 16 bricioline di pane...
Ecco dopo tutto questo gozzovigliare tra Pasqua e Pasquetta, una ricetta semplice semplice che è nella mia cucina da quando mi ricordo il profumo della minestra cioè da quando ero piccolissima... potrebbe essere anche il Meme del piatto della memoria, questa minestra non è legata alla mia famiglia bensì "alla sciura Maria Mandelli" la mia vicina di casa con la quale dividevamo il telefono duplex... ma ve lo ricordate? noi dovevamo andare a bussare alla sua porta per dirgli di attaccare perchè ci serviva il telefono... mamma mia quanto tempo è passato? eppure non sono così vecchia... almeno penso... comunque la "sciura Maria" aveva una nipote Bruna che giocava sempre con me e alla sera dopo pomeriggi interi da una casa all'altra la "sciura Maria" ovvero la nonna della Bruna mi invitata sempre a mangiare da loro, io abitavo in quelle splendide case a ringhieria con i terrazzi interminabili, dove si passava di porta in porta e non si dava mai fastidio a nessuno... anzi era il momento per uscire e fare quattro chiacchiere con la vicina della porta accanto... bei momenti... ritorniamo al dunque... dicevo mi invitava a mangiare e mi faceva sempre la minestra di riso e patate... così è entrata questa ricetta piano piano nella tradizione culinaria della mia mamma e a casa mia ora, quando c'è bisogno di calore, nelle giornata fredde d'inverno e alla sera c'è la voglia di una minestra che scalda il pancino e il cuore ecco che arriva "la minestra di riso e patate" per la ciurma mai minestra è stata così buona e anche per me... il profumo mi riporta a tempi oramai lontani ma vivi nella memoria.... di ricordi, di volti , di gesti d'amore....
Ingredienti per 4 persone: (che sarebbero 5 ma Lucia è un 1/2 mozzo perchè mangia pochissimo)

200 gr di riso da minestra, io avevo il riso fino s.Andrea
2-3 patate non tanto grosse
1 dado 1/2 di verdura
sale q.b.
qualche ciuffo di erba cipollina (questa è un'aggiunta mia per rendere la minestra attuale :-)
brodo (qui vado sempre a occhio fatelo anche voi)

Procedimento:
faccio bollire l'acqua con sale e dado, quando arriva ad ebollizione aggiungo il riso e lascio cuocere a fuoco moderato, nel frattempo pulisco le patate le taglio a tocchetti piccoli e li verso nel brodo, porto a cottura e prima di spegnere tolgo qualche patata e la schiaccio, poi la rimetto nella minestra così le patate schiacciate addenseranno al punto giusto il brodo. Un goccio d'olio evo e qualche ciuffetto di erba cipollina e la minestra scalda cuore e pronta... dimenticavo anche una spolverata abbondante di grana...
Grazie "sciura Maria" da tanti anni non ci sei più e questo post è tutto dedicato a te, chi l'avrebbe mai detto all'epoca dei duplex che saresti andata anche su internet?
p.s. ho scoperto dopo tanti anni che questa ricetta è tipica vicentina (nel formato risotto) e infatti la cara Maria era proprio di quelle parti...

Note: se vogliamo fare le cose per bene, bisognerebbe far soffriggere una cipolla con della pancetta... mettere il brodo e poi continuare.... ma io non l'ho imparata così.... mi perdonino i puristi ma è una ricetta che viene dal cuore....

Buona sera.... con Pane Arabo

| 18 bricioline di pane...


Eccoci qui, la ciurma dorme della grossa dopo che il Capitano e L'Ammiraglio hanno comunicato la meta di domani... Museo della Scienza e della Tecnica di Milano, potete immaginare l'agitazione, prenderemo treno e tram e per dei montanari come noi abituati ad andare in giro a piedi è un bel dire... meno male che il Capitano conosce la capitale e siamo al sicuro, come si orienta lui non si orienta nessuno! la gita in biblioteca è stata proficua per i bambini siamo arrivati a casa carichi di libri, io non ho trovato nulla che mi appassionasse anche perchè ho circa 5 libri nuovi ai piedi del mio comodino che mi stanno aspettando insieme ad una 10 di riviste di cucina che attendono di essere sfogliate... abbiamo fatto anche una capatina in libreria e li sono caduta un'altra volta... ho comperato un libro a Pietro e uno nuovo per Mattia, una collana che stà uscendo per bambini dislessici, se l'è portato in camera... vediamo se se lo legge... poi che altro? io ho evitato il reparto romanzi e cucina perchè li avrei davvero sconfinato... il lievito naturale è stato rinfrescato e ora partiamo con la ricetta del Panel Arabo, da quando l'abbiamo scoperto non l'abbiamo più lasciato viene buonissimo, la ricetta l'ho trovata sul libro del pane che mi hanno regalato con la riunione del Bimby (che ho fatto fare da mia mamma così le ho fatto scegliere il libro come premio) ed è ottima a me è subito venuto al primo colpo eccola:

Ingredienti:
300 gr di acqua a temperatura ambiente
10 grammi di zucchero o un cucchiaio di malto in polvere o di malto d'orzo
200 gr di farina O (io a volte ho usato anche la OO ed è venuto bene lo stesso)
400 gr di farina Manitoba o altra farina di forza
10 grammi di sale (2 cucchiaini)
10 gr di olio EVO
25 grammi di lievito di birra
semola di grano duro per spolverizzare il piano di lavoro

Nota: io in queste foto ho fatto la quantità doppia quindi ho duplicato tutte le quantità

procedimento:
mettere nell'impastatore tutti gli ingredienti nell'ordine indicato nella ricetta, io con il kenwood ho fatto 2 minuti velocità minima, 2 minuti velocità 1, qualche secondo velocità 2 e poi riporto al minimo e spengo, l'impasto deve essere bello consistente e rimane attorcigliato intorno al gancio, tolgo dalla ciotola, dò un'impastata con la mano per formare la palla e rimetto nel contenitore a lievitare per circa 2 ore, quando l'impasto è raddoppiato lo metto sul piano di lavoro e formo delle palline rotonde, la grandezza dipende da quanto volete far venire grandi i panini, con il mattarello poi stendo la pallina e la lascio alta circa un cm, la metto nella teglia ricoperta di carta corno e preparo tutte le altre, una volta finito lascio lievitare il tempo che serve per scaldare il forno a 200 gradi.
Rammentate sempre che per creare l'ambiente umido ci deve essere nel forno una bacinella con l'acqua dentro, faccio cuocere i miei panini per 20 minuti a 200 gradi ricordandovi che a metà cottura le teglie vanno scambiate, noterete che alcuni pani si alzeranno ma poi si riabbasseranno e prenderanno la forma tipica del pane arabo, quando saranno cotti andranno messi su una griglia a raffreddare, li potete consumare in giornata e solo quando saranno freddi li potrete surgelare, per farli poi rinvenire basta toglierli dal congelatore 30 minuti prima di consumarli e li farete scaldare qualche secondo a velocità minima con il microonde, sono una bontà la ciurma se capita nei pressi della cambusa, fà un attacco in piena regola.... se poi caldi li riempite di gorgonzola... (alla ciurma piace un sacco...) è una buonissima merenda.


Post - Post Pasqua

| 7 bricioline di pane...
Ed eccoci alla normalità, io già di ritorno in ufficio e la ciurma e il capitano ancora a casa fino a domani :-), la Pasqua è passata in tutta tranquillità e come una stupida non ho fatto neanche una foto a tutte le cose buone che ho preparato, non fà nulla devo solo abituarmi a vivere questi momenti senza lo stress che mi assale ogni volta...
Stasera il blog ritorna attivo, ho due ricettine da postare quindi dopo cena quando la ciurma sarà sottocoperta io mi dedico al mio "blogghettino..."
Alt!!!! un piccolo marinaio stà chiamando "mamma" vado a recuperarlo nella cuccetta a dopo...
p.s. la foto che vedete qui è il mitico "Resegone" con la neve quindi come lo vedo oggi!!!!
p.s. del p.s. il lievito naturale viene che è una meraviglia!!!!

Lievito naturale - terza puntata + chiacchiere varie

Allora ieri prima il rinfresco era così...oggi così.... :-))) la bacinella è grossa il doppio della prima, secondo me è nato che ne dite esperte del lievito naturale?
attendo fiduciosa le vostre risposte!!!!!
Io oggi pomeriggio comincio a preparare il menù con lista della spesa annessa e organizzazione della preparazione e questo mi stressa parecchio, o sempre paura di non far bene, di non fare in tempo e come al solito nelle grandi feste domenica sera sarò a letto con un terrificante MDT (Mal Di Testa)... vabbè speriamo bene, e voi come procede la preparazione? e che preparate di bello? il mio menù comprende:
  • Antipasti vari con prosciutto cotto, prosciutto crudo, salame nostrano, crostini di pane nero con lardo, la galantina fatta in casa dalla zia Teresina e tortini di sfoglia con verdure fresce.
  • Vellutata di zucchine e patate
  • Agnello arrosto con insalata e punte ripiene con patate arrosto
  • Uno spicchio di formaggio di grana (che non deve mai mancare...)
  • Frutta fresca che ci DEVE essere ma che NON mangia mai nessuno...
  • Cuoricini di sfoglia con crema pasticciera
  • Colomba Pasquale fatta da me (speriamo bene...) in alternativa ne ho una della Cova :-)
Ora vado in Chiesa, Lucia non dorme così riesco andare per la prima volta da quando è nata....
a dopo!

Plum cake alla farina integrale di kamut

| 20 bricioline di pane...
Ieri festa del papà e anche se ero appena uscita da una delle mie potenti crisi di MDT (per chi non lo sapesse Mal Di Testa) volevo fare qualcosa di veloce ma gustoso e girovagando sul blog La Dolcetteria ho trovato questa torta che io ho trasformato con alcune modifiche agli ingredienti e alla forma, facendola diventare un plum cake (non sò perchè questa forma mi piaccia particolarmente ma la scelgo spesso per i miei dolci). Avevo la farina integrale di Kamut in casa e così ho provato.

Ingredienti:
230 gr di farina integrale di kamut
2 uova
160 gr di zucchero
1/2 bicchiere di olio di semi
1 yogurt naturale magro
1 cucchiaio da tè di grappa
50 grammi di mandorle con la buccia macinate(ci stanno meglio come visione estetica perchè danno quel tocco di marroncino )
1/2 bustina di lievito (perchè l'avevo già cominciata)
1 bustina di vanillina
e il succo di un'arancia
zucchero di canna integrale per spolverizzare

Procedimento:
ho messo tutti gli ingredienti ne bimby e ho fatto mescolare a velocita 5/6 per circa 2 minuti aiutandomi con la spatola, questo procedimento lo potete fare sia in una ciotola sbattendo bene con un cucchiaio di legno o nel miker, unendo tutti gli ingredienti e mescolando con le lame, ho messo il composto in uno stampo da plum cake e fatto cuocere per 1 ora a 180 gradi, se si dora troppo in superficie mettere un foglio di carta stagnola, fare la prova con il nostro oramai famosissimo stecchino e se cotto togliere dal forno. Io l'ho spolverato con zucchero di canna integrale ed è veramente buono buono buono, la farina di Kamut, le mandorle e lo zucchero integrale gli danno quel tocco in più!!!!

Note:
sulla ricetta originale Dolcetto dice che le calorie sono circa 298 a porzione, magari qui anche un pò meno perchè non ho messo le gocce di cioccolato e lo yogurt è magro, ma mi sembra che per un dolce sia più che sufficientemente leggero :-), il risultato finale per il tipo di farina, è molto compatto non tanto soffice perchè la farina di Kamut, questo anche nel pane, è abbastanza pesante, ma il gusto con il succo d'arancia e le mandorle è veramente squisito. Ideale da intingere nel latte o nel caffè alla mattina o per una buona merenda.
Curiosità sulla provenienza del Kamut:
"Si narra che dopo la Seconda Guerra mondiale, un pilota americano affermò di aver raccolto una manciata di semi di questo cereale in un sarcofago rinvenuto in una tomba in prossimità Dashare in Egitto. Affidò trentasei semi ad un amico che li inviò a suo padre, agricoltore della Montana, negli Stati Uniti. Questo lì seminò, ottenne un piccolo raccolto che distribuì poi come curiosità alla fiera agricola locale. Sulla scorta della leggenda, secondo cui i semi provenivano da una tomba egiziana, il cereale fu battezzato “grano del re Touth”.La novità tuttavia, perse abbastanza rapidamente la sua attrattiva e l’ex cereale cadde di nuovo nell’oblio. Nel 1977, uno degli ultimi recipienti del “grano del re Touth” fu ritrovato nella casa di Mack e Bob Quinn, agricoltori del Montana. Bob,figlio di Mack, era ingegnere agronomo e biochimico e comprese il valore di questo cereale speciale. I Quinn selezionarono una serie di semi dal recipiente e cercarono di moltiplicarli nel corso dei dieci anni successivi. Le loro ricerche rilevarono che questo tipo di cereali provenivano dalla regione fertile che si estende dall’Egitto alla Mesopotamia. I Quinn lo ribattezzarono “Kamut”, un antica parola egizia per indicare il grano. Gli egittologi sostengono che originariamente Kamut significava “anima della terra”.Nel 1990, il Ministero dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) dichiarò il cereale varietà protetta, con l’appellativo ufficiale di Qk-77. Inoltre i Quinn depositarono il nome Kamut come marchio commerciale".

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Cucina e Cantina IO KAMUT... E TU? 


Chiacchiere del Giovedì Santo....

.... pensavate già a qualche bel dolcetto vero? e invece ho solo voglia di raccontarvi qualcosa... ieri ero stanchissima e quindi appena finita la cena e sparecchiato sono andata a letto e fino a stamattina.... puntata numero due sul lievito.. ma secondo me è ancora uguale se non per qualche micro bollicina che vedo sulla superficie.... magari sono le mie fantasie da mamma in attesa, comunque stasera puntuale alle 18.30 farò il mio primo rinfresco...
Puntata numero due sui canarini, siamo andati a chiedere come mai la canarina ha fatto solo sue uova (in genere ci hanno detto 4) e quella che abbiamo toccato noi non la covava... bè ora una l'hanno rotta e l'altra non c'è più... non abbiamo trovato traccia nella gabbia.... vabbè.... comunque ci ha anche detto che la canarina è troppo giovane e quindi può darsi che le uova non si sarebbero schiuse.. e ne fà di meno... aspetteremo la prossima covata...
Ora visto che sono un attimo tranquilla perchè i bambini sono alle prove dei chierichetti per servire messa, Lucia dorme e Paolo stà mangiando perchè è appena tornato dalla piscina, vi posto il plum cake che ho fatto ieri sera per la festa del papà.

Tortino di uova e verdure al formaggio



Ieri sera avevo voglia di mangiare qualcosa di gustoso, e proprio leggendo Cucina Naturale, in un numero vecchio preso in biblioteca avevo messo un post-it giallo perchè quella ricetta mi era piaciuta e così l'ho rifatta, un pò rivisitata sulle quantità e sugli ingredienti ma molto simile.

Ingredienti per 6 persone:
1 tazzina di piselli surgelati
2 carote medie
1 zucchina grande
1 peperone
1 cipolla grossa
1 porro
5 uova
3 rametti di timo
300 ml di latte fresco
150 gr di yogurt greco magro (o yogut bianco naturale o magro)
50 gr di formaggio (io ho utilizzato le croste del grana, non ridete, siccome non sò mai cosa farne, le pulisco ben bene e con il bimby le riduco a formaggio di grana ma sono molto più saporite)
4 cucchiaini di amido di mais o maizena
2 cucchiai di olio
sale e pepe q.b.

Note: la rivista la riposta come una ricetta leggera e light quindi io la considero uguale kl 200 a persona

procedimento:
pulisco e taglio a dadini tutta la verdura e la faccio cuocere al vapore per circa 20 min. (io ho usato la vaporiera) le verdure devono rimanere croccanti, nel frattempo sbatto per bene le uova, il formaggio, lo yogurt, il sale e l'amido di mais, il timo (solo le foglioline) e aggiungo sale e pepe.
Quando le verdure saranno cotte, le faccio saltare in padella con 2 cucchiai di olio quando saranno un pò colorate le tolgo dalla padella e le verso in una terrina che avrete spennellato di olio, io ho usato quella in silicone così evito questo passaggio, e sopra ci verso le uova con il resto, con un cucchiaio livello il tutto e metto in forno ben caldo, 200° per circa 30/40 minuti, quello dipende sempre dal forno e dalla quantità che state cuocendo.
Quando si sarà ben colorito sulla superficie e cotto all'interno toglietelo dal forno e servire ben caldo. Io l'ho provato freddo oggi a mezzogiorno ed era ottimo lo stesso e si riesce a mangiare con le mani, quindi alla prossima cena al sacco che mi capita questo è nella lista, in più è leggero,completo e bilanciato.

P.S. chiedo scusa per la qualità delle foto ma già è difficoltoso farle, perchè la ciurma ha una fame violaaaaaaaaaa, in più la mia macchina digitale è un pò scamuzza e quindi questo è il meglio per lei, poi se qualcuno mi cambia le impostazioni a mia insaputa.... e mi accorgo solo quando il tortino è praticamente al termine.... allora è proprio sfortuna nera!!!

Secondo giorno... secondo uovo!!!

Oggi la Bianca mi ha fatto un altra sorpresa, tornata dall'ufficio aveva fatto un altro uovo :-), ma oggi non ha abbandonato il nido, quindi gli ho restituito l'uovo di ieri e ora cova che è una meraviglia... chissà se ne arriveranno altri...
Oggi mi sono buttata in una nuova avventura...DADAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
il lievito naturale, e si era da un pò che rimuginavo, leggi di qui leggi di là tra i miei tanti libri sul pane, alla fine mi mancava sempre quella spinta che mi facesse cominciare, ebbene oggi proprio per caso mi sono imbattuta nel blog di Marica e non sò cosa, sarà il colore del blog, un bel rosa, sarà stata la sua disponibilità nel togliermi i dubbi, fatto stà che stasera ho cominciato l'impasto per il lievito madre...
eccolo, come mio solito l'ho messo a lievitare sulla gabbia dei canarini, vicino al calorifero così con la Bianca che cova mi scalda anche il lievito :-))), tenete le dita incrociate che se và bene, niente più lievito di birra, dimenticavo voglio fare la colomba, lo sò mi sono svegliata all'ultimo momento ma ho trovato una ricetta che vorrei provare, oddio le vorrei provare tutte, in questi giorni ne ho viste su tanti blog e tutte bellissime, con i canditi senza, ma belle belle belle, io per rispettare la tradizione vorrei fare questa, vediamo venerdì che ne esce.
Ora posto una ricetta che stà aspettando Lo di tre galline sul comò, e poi mi fiondo a nanna...
Domani mattina posso dormire fino all 7.30 WOWWWW, sono in ferie perchè devo portare Matty alla visita oculistica di controllo e così domani, visto che è la festa del papà preparerò qualcosa di carino per il nostro Capitano, al regalo, da parte della ciurma ci ho pensato oggi, ma ve lo svelo domani perchè se per caso viene a leggere.... siamo fregati....
vado e torno!

Il mio primo Meme

| 12 bricioline di pane...
Eccomi sono un pò emozionata, non mi capita spesso di rivelare a chi conosco da poco le cose che amo fare, anzi di solito le tengo ben nascoste dentro di me, come un tesoro prezioso, ma ho accolto con gioia l'invito di Pequena - Culinaria a partecipare a questo meme. Ho visto che in giro che ne sono parecchi di questi "giochetti" e mi piacciono perchè fanno svelare a chi vuole s'intende... qualcosa di noi stesse.

Le regole sono queste:
- indicare il link di chi vi ha coinvolti
- inserire il regolamento del gioco sul blog
- citare sei cose che vi piace fare
- coinvolgere altre sei persone
- comunicare l'invito sul loro blog

e le cose che AMO fare sono queste:
  1. Amo tantissimo leggere a letto, sotto il calore del mio piumino, con la luce calda e fioca della mia lampada... peccato che ultimamente riesco a farlo proprio poco, non tanto perchè riesco ad andare a letto a leggere, ma perchè dopo due minuti cado addormentata con libro in mano e occhiali sul naso...
  2. Amo più di ogni altra cosa al mondo, quando arriva l'estate diciamo la fine di Giugno e posso traslocare (proprio traslocare perchè faccio tanti di quei viaggi con la macchina trasportando la casa intera) nella località di villeggiatura qui vicino a Maggio di Cremeno dove rimango fino alla fine di Agosto, è un posto incantato, con boschi passeggiate, in casa non abbiamo il telefono e quindi niente pc.... (una bella disintossicazione per due mesi) e la televisione non si accende, i bambini si divertono nei prati con mille giochi, salgono in casa solo il tempo necessario per mangiare e noi adulti recuperiamo il tempo del riposo, del silenzio, delle amicizie.... ci vivrei per sempre...
  3. Amo andare in libreria... e se ci vado sono perduta... comprerei di tutto, libri di cucina, libri per bambini, romanzi d'amore insomma non ho un autore preferito o una tipologia di libro, io vado a occhio, nel vero senso della parola, compero un libro perchè mi colpisce la copertina, tutti i libri li ho scelti così e non sono mai rimasta delusa.
  4. Amo cucinare non tanto per fare da mangiare, ma perchè cucinare rievoca alla mia mente il sapore della famiglia, il valore che ha il cibo come mezzo di comunicazione, è sempre a tavola che escono i discorsi più spinosi o più interessanti, sempre a tavola che i bambini raccontano quello che succede a scuola o con gli amici, il poter offrire un piatto di pasta ad un amico inaspettato che viene a farti visita, la cosa importante è che trovi sempre il calore e l'amore che c'è nella nostra famiglia, non fà nulla se la tovaglia non è delle migliori non vedrà sicuramente le macchie ma scorgerà il calore del cibo, della cucina che lo accoglie delle persone che gli stanno intorno... questo è per me cucinare trasmettere qualcosa di invisibile agli altri attraverso un atto d'amore.
  5. Amo mangiare il cioccolato, in ogni sua forma, tavoletta, cioccolatino, uovo di Pasqua, nelle torte, nei biscotti e chi ne ha più ne metta.
  6. Amo ascoltare le storie degli anziani, sono piene di saggezza, raccontano cose per noi a volte sconosciute e irreali, ma tanto piene di sentimenti, io adoro ascoltare per esempio dai miei genitori cosa facevano loro da piccoli, come giocavano, le birichinate che combinavano... e i consigli che ora ci danno sono legati all'esperienza e alle prove magari dolorose che hanno affrontato prima di noi... facciamone tesoro.
Caspita ho già finito, mi sono così concentrata che stavo andando avanti... veramente...

ed ora devo scegliere altre 6 amiche a cui passare il testimone vediamo....:
Tina
Elga
La golosastra
Tre galline sul comò
La gallina in cucina
Pane e miele
Ecco penso di aver fatto tutto quello che dovevo fare, bene l'emozione se ne è andata e ha lasciato una piacevole sensazione di benessere.

Maccheroni integrali alla pizzaiola

Eccomi, entro in casa con una fame blu.... e come ogni lunedì che si rispetti sono a dieta, quindi che mangio? no yogurt, no solo frutta (perchè dopo mezz'ora divorerei un maialino arrosto) e allora... si la mia fantastica pasta integrale, poi che ho a disposizione? crescenza fresca e pomodorino fresco, sugo al pomodoro, perfetto si può fare. Mi illumino d'immenso e penso che questa ricetta sia proprio adatta alla Lella mia carissima amica e collega sempre di fretta... e quindi creo :-)

Ingredienti per una persona:
60 gr di maccheroni integrali
100 grammi di crescenza fresca
un pomodoro bello maturo
qualche foglia di basilico
due cucchiai di salsa di pomodoro
una spolverata di grana
qualche cappero

procedimento:
metto l'acqua a bollire e quando è in temperatura salo e ci butto la pasta, nel frattempo taglio a dadini la crescenza e il pomodoro, quando la pasta sarà pronta unisco pomodoro, crescenza, basilico, capperi, la salsa di pomodoro, mescolo per bene, metto a scaldare per un minuto a temperatura media nel micro,così il formaggio si scioglie creando una stupenda salsina con il pomodoro, tolgo spolvero con il grana e me la pappo in un baleno.
Vi giuro che è buonissima gustosa e bilanciata, quindi adatta a chi è a dieta ma che non vuole perdere il gusto di mangiare bene, secondo me ci stavano bene anche due acciughe (che non avevo) e penso sia buona anche senza la passata di pomodoro ma con un filo d'olio lo voto anche come piatto unico perchè ci sono i carboidrati le verdure e il formaggio quindi mi sembra completo, volendo lo accompagno con una macedonia o un frutto o uno yogurt.
Ed ora vediamo se la Lella lo cucina :-)

Buona nuova della giornata

| 3 bricioline di pane...
Ciao a tutti quanti e come prima notizia devo comunicarvi..... che la mia canarina Bianca e il suo canarino Bernie hanno fatto un uovo... siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, e da un pò che li stiamo curando... e oggi mentre la guardavo e chiacchieravamo insieme... tadaaaaaaaaaaaaaa, nel nido ecco un bell'ovetto piccolo piccolo.. tutto grigio, io mi sono emozionata, ho gridato come una matta "l'uovo, ha fatto l'uovo" e la ciurma con il capitano si è subito scaraventata da me in cucina per vedere il tesoro!!!
Ora lo abbiamo tolto e lo custodiamo finchè la Bianca non sforna gli altri ovetti e poi glieli facciamo covare tutti insieme, che bella sorpresa di Pasqua vero?
poi... continuando le chiacchiere, oggi prima di andare a prendere la Lucy alla scuola materna sono passata dal giornalaio e ho comperato il numero di marzo di "cucina naturale" un bel mensile di cucina che ho appena scoperto in biblioteca la settimana scorsa e che devo dire, sia come contenuti che come grafica mi piace molto, cercavo il nuovo numero di Sale e Pepe che non è ancora uscito e mi sono imbattuta nell'ultimo numero di "Light il piacere di mangiare sano", potevo forse lasciarlo li solo soletto nella mensolina?????????? ehhhh no, ho preso anche quello e stasera prima di andare a nanna me li gusto nel mio lettino in compagnia della mi boulle dell'acqua calda... si io la uso ancora, perchè se non ho i piedi caldi non dormo.... bene ultima sorpresa della serata l'invito al mio primo meme che mi ha fatto pequena-culinaria al quale sono felicissima di partecipare così mi faccio conoscere un pò da voi...
Ma andiamo con calma, stasera pubblicherò una ricetta "last minut interamente dedicata alla mia amica - collega Lella, che è sempre di corsa e con un bimbo che non le lascia molto spazio e tempo per cucinare, oggi in ufficio mi ha detto "ma perchè non fai qualcosa di veloce che possa cucinare anche io?" detto fatto a mezzogiorno ho sperimentato.... ora vi posto la ricetta.

Cheesecake alle fragole

| 27 bricioline di pane...
Buonaseraaaaaaaaaaaaaaaaa, allora oggi ero a pranzo dai miei e ieri ho voluto preparare qualcosa da portare come dolce, cerca di quà e cerca di là mi è venuta l'idea di preparare un Cheesecake alle fragole, le avevo appena comperate belle rosse e mature, ma la ricetta ideale non la trovavo non tanto perchè non mi piacevano quelle in giro, è che non avevo in casa tutti gli ingredienti, allora ho creato la mia ricetta.
Premetto che non ho mai fatto questo tipo di torta ma che è sempre stato mio desiderio provare a farla,.... ma mi pareva complicata e così.... aggiungo anche che il mio rapporto con i dolci, nel cucinarli intendo è cominciato da poco perchè mia mamma mi ha passato involontariamente l'idea di non essere capace di farli, vedete fino a quando sono stata in casa cioè fino a 27 anni (poi mi sono sposata) mia mamma non ha mai cucinato un dolce da forno, o meglio povera diavola lei ci provava, ma non c'era verso, ne torte cameo ne torte fatte in casa, insomma il massimo che le veniva era il budino in scatola, ma se c'era da preparare polenta e polpette o polenta e brasato bè allora li non la batteva nessuno, dicevo quindi che mi sono sempre ritenuta un pò una schiappetta nel fare dolci, poi quando ho provato e ho visto che mi venivano e le torte una volta tolte da forno non si afflosciavano, allora ho preso il via..... lo sò che chiacchiero troppo ma così vi racconto a poco a poco qualcosa di me...
Ingredienti:
300 gr di biscotti Digestive (io avevo solo quelli ma possono andare bene anche biscotti secchi)
125 grammi di burro fuso
500 grammi di fragole
3 fogli di gelatina
500 grammi di philadelphia yo-yo (quello magro con lo yogurt)
100 grammi di zucchero
una tortiera possibilmente con apertura a cerniera

per la copertura:
1 cucchiaio di zucchero
3 cucchiaini di fecola
3/4 fragole per la guarnizione

procedimento:
foderate lo stampo con la carta forno, sbriciolate nel mixer i biscotti e uniteli al burro fuso, con questo impasto foderate la teglia e i bordi che devono essere altri 2/3 cm per una tortiera di 26 cm, mettete la teglia con il composto in frigorifero per 1/2 ora per fare in modo che si compatti bene. Nel frattempo ho pulito, frullato le fragole nel frullatore e le riduco in purea, ho messo a bagno la gelatina in acqua fredda ed ho versato metà del composto frullato in un pentolino, lo faccio scaldare, poi prendo la gelatina che nel frattempo si è ammorbidita, la strizzo e la unisco al composto caldo e la faccio sciogliere per bene. In una ciotola mescolo bene con una frusta il philadelphia e lo zucchero, fino a formare una crema morbida morbida, quando il composto di fragole e gelatina e tiepido lo unisco alla crema di philadelhia e zucchero. Tolgo la tortiera dal frigorifero e ci verso il composto, rimetto tutto in frigorifero per 1 ora 1/2 circa. Passato questo tempo preparo la copertura, metto lo zucchero e la fecola in un pentolino con la metà di purea di fragole che ho avanzato e mescolo bene affinchè la farina e lo zucchero si sciolgano, porto a ebollizione e quando si inspessisce spengo, lascio raffreddare e verso sulla torta aggiungo le fragole per decorazione, rimetto tutto in frigorifero per la notte. Ragazzi è venuta buonissima, non tanto dolce e delicata, mio papà che è conosciuto perchè non mangia dolci l'ha apprezzata tantissimo e tutti sono stati davvero contenti, io per prima perchè finalmente ho fatto il mio primo cheesecake della mia vita, ora non mi ferma più nessuno. Consiglio, io direi di prepararlo sempre il giorno prima così da lasciarlo un intera notte in frigorifero.

Pane pugliese con olive (macchina del pane)














E' lunedì mattina, Paolo è a letto perchè bloccato con la schiena e io sono a casa con Lucia perchè non stà bene, quindi con lei appresso che vuole stare in braccio e vuole attenzione non riesco a fare il pane come vorrei, quindi benvenuta macchina del pane, strumento utilissimo sia per fare il pane, che solo gli impasti e marmellate, mi armo del mio grossissimo libro che ho scaricato da qui e che uso all'ennesima potenza, e cerco una ricetta semplice da poter fare, il libro si apre su pane pugliese e io voto SI, volevo però aggiungerci qualcosa e così ho tagliato una bella manciata di olive verdi snocciolate pronte da aggiungere al famoso "bittttt" (che vuol dire: se vuoi aggiungere qualcosa, fallo ora o mai più!) e sono partita.

Ingredienti:
240 ml di acqua
30 gr di olio
10 gr di zucchero o un bel cucchiaio di malto per panificazione o un cucchiaino di malto d'orzo
( a vostra scelta)
10 gr di sale (2 cucchiaini)
250 gr di farina O
200 gr di farina di semola di grano duro
100 gr di farina Manitoba
1/2 cubetto di lievito di birra fresco o 1 bustina di lievito disidratato per pane e pizza
una bella manciata di olive verdi snocciolata io sono andata a occhio, quindi a vostro gusto

programma scelto: pane bianco alla francese programma n.3 tempo di durata 3.50 - crosta scura (la mia macchina è una Severin 3986)

preparazione:
mettere nella macchina del pane tutti gli ingredienti come nell'elenco prima i liquidi e poi i solidi per ultimo il lievito (io uso sempre questo schema) e al momento del "bit" aggiungete le olive e lasciate cuocere come da programma.
Quando ha finito, togliere dal cestello e mettere su una griglia a raffreddare, io lo taglio a metà così si raffredda e si asciuga prima, quando è completamente freddo lo taglio a fette, se avanza lo congelo e quando serve lo tolgo dal freezer, e lo scongelo nel micro, programma scongelamento e poi un minuto alla temperatura più bassa, così non si secca, rimane morbido e tiepido, cosa c'è di meglio nella vita che il pane caldo?

p.s. questo pane lo potete fare anche senza la macchina del pane, mescolate gli ingredienti con un robot o a mano lasciate lievitare 2 ore, preparate le pagnottelle lasciate lievitare ancora 1 ora e cuocete in forno per 20/30 minuti (dipende dalla pezzatura del pane) ia 200 gradi, ricordatevi sempre che nel nel forno ci deve essere una bacinella con dell'acqua, serve a creare l'umidità che serve per cuocere il pane in maniera ottimale.

Maccheroni di mais con cavolfiore e bresaola valtellinese affumicata

Ultimo regalo della serata, e ultimo giorno della settimana dell'economia, ora il frigorifero è pieno e abbiamo più scelta, ma l'altro giorno, sono arrivata a casa alle 12.15, i ragazzi e Paolo arrivano per le 12.30 - 12.40, a disposizione ho, pasta di mais (dello zio Riky, che è celiaco e ogni tanto ci dà qualche pacco di pasta che non consuma, e noi accettiamo e che diamine, mica vogliamo offenderlo vero?), cavolfiore bollito, un hg di bresaola nostrana della Valtellina, affumicata, che mia mamma mi ha regalato perchè a mio papà non piace, quindi che faccio? a gusto tutti e tre stanno bene insieme e allora si combina il matrimonio, pronti partenza e viaaaaaaaaaaaaa.....

ingredienti per 4 persone:
cavolfiore bollito (io sono andata a occhio e sono stata abbondante, perchè è diventato piatto unico)
280 gr di maccheroni di mais
1 hg abbondante di bresaola affumicata
uno scalogno
3 cucchiai di olio evo
sale e pepe q.b.

preparazione:
in una pentola capiente e larga faccio rosolare lo scalogno con l'olio quando sarà bello colorito ci aggiungo il cavolfiore a pezzetti rompendolo con le mani, metto sale e pepe e faccio cuocere un pochino, nel frattempo metto l'acqua della pasta a bollire, io la copro sempre con un coperchio e lascio passare un filo d'aria, così bolle prima e risparmio il gas (devo aggiungere anche una rubrica di consigli pratici... mo vedo come si fà...) aggiungo al cavolfiore anche la bresaola a tocchetti, rigorosamente tagliata con le mani, che come diceva la mia prozia Francesca, una donnona che era un piacere vedere in cucina, sono i migliori utensili per un cuoco, lei con le mani mescolava anche l'insalata, grande donna... ma questa è un altra storia.... dicevo aggiungo la bresaola e faccio cuocere ancora fino a quando sarà croccante, tengo in caldo e quando la pasta sarà cotta, la scolo grossolaneamente e la verso nella padella del cavolfiore, una bella pepata e una bella spolverata di grana se serve un filo di olio evo e servo ben caldo.
Noi l'abbiamo consumato come piatto unico accomagnato se vi và da un insalata semplice semplice.


Cavolo capuccio rosso con pinoli e uvetta

| 3 bricioline di pane...
Sempre per continuare un pò i giorni dell'economia, settimana scorsa avevo in casa solo un cavolo cappuccio rosso, mai cucinato, comperato per curiosità e perchè comunque una ricetta per farlo la trovo di sicuro (questo è quello che pensa la mia mente diabolica quando và a fare la spesa) bene come lo cucino? cerca di qua e cerca di la, ho trovato una ricetta chè mi ha incuriosito e decido di provare, tanto i lupi o la ciurma, come li chiama la mia amica Isotta, mangiano tutto.

Ingredienti:
1 cavolo cappuccio rosso
2 cucchiai di olio evo
1 spicchio d'aglio
50 gr di uvetta
50 gr di pinoli
acqua quando basta

procedimento:
fate imbiondire l'aglio nell 'olio e poi versate nella padella il cavolo tagliato sottile sottile, io lo faccio con la mia inseparabile mandolina, lascio scottare un pò e poi ci aggiungo qualche cucchiaio di acqua e aggiusto di sale, quando si saranno ammorbiditi aggiungo i pinoli e l'uvetta e ancora dell'acqua e faccio cuocere a fuoco lento per circa 35/40 minuti, aggiustate ancora di sale e servite.
A noi sono piaciute tantissimo, il cavolo cappuccio rosso ha un sapore più delicato della verza e del crauto che sono i suoi cugini e si sposa benissimo con il dolce dell'uvetta e il salato del pistaccio, direi che la ciurma ha votato per un bell' 8 questo contorno!!!

Finalmente è sera....

| 0 bricioline di pane...
Ieri nonostante le promesse non sono riuscita ad aggiornare il blog e tante amiche sono rimaste un pò deluse di non aver trovato la ricetta del giorno, ma stasera per farmi perdonare ve ne regalo due, dopo le posto. Stasera sono andata al super è ho fatto spesa grossa e dopo aver adocchiato un sacco di ricette nei blog amici di cucina, ho comperato oltre a formaggi freschi e stagionati, salsa di Soya (può sempre servire) le uova (che nella mia cucina trovate sempre) sfoglie varie, perchè in questa settimana frenetica non ho il tempo per fare la sfoglia, carciofi surgelati, cus cus (ho in mente una ricettina) salmone affumicato (era in super sconto e vediamo cosa fare), radice di zenzero fresca (vorrei fare dei biscottini) e yogurt alla frutta e non, lievito fresco di birra.... e tante altre cose ma finiamola qui :-))), due piantine di basilico fresco e erba cipollina, ora finisco di bere il caffè, poi sistemo Lucia per la notte e alla bene e meglio la cucina, ordino la sala e poi vi posto le due ricettine... dimenticavo, dopo averlo cercato per mare e per terra mi è arrivato da bol questo fantastico libro "Fare il pane con la macchina del pane" su come fare il pane con la macchina del pane (ovvio visto il titolo :-) ma anche senza basta, impastarlo con un robot) tra tutti i libri sul pane direi che mi è piaciuto più di tutti, foto splendide, molto chiaro, ricette per tre misure di pane, spiegazioni dettagliate, lo consiglio proprio a tutti, amanti del pane fatto a macchina ma anche per i panificatori tradizionali.
A dopoooooooooooooooooooooo.....

Cuoco nanetto... Cuoco perfetto

BUDINO DI SEMOLINO con salsa alle fragole
Ebbene si.... mi è stata rubata la cucina.... oggi mentre ero fuori con Mattia, la telefonata di Paolo "possiamo usare il latte? Pietro vuole fare un dolce" il tutto nasce dalla passione di Pietro per la cucina e dalla sottoscritta che lo invoglia portandogli a casa dalla biblioteca il libro "Aggiungi il latte e mescola" un libro carinissimo con tante ricette fattibili per bambini che lui ovviamente ha subito testato, quindi mi pare giusto che il posto d'onore oggi sia suo perchè ha fatto proprio le cose per bene, guardate voi stessi, che ne dite?
Ingredienti:
1 litro di latte
1 presa di sale
3 cucchiai di zucchero
125 gr di semolino o farina di semola (lui ha usato quella perchè quella abbiamo)
4 belle fragole fresche per la salsa
e un pò di fragole fresche per la decorazione

procedimento:
Metti sul fuoco una larga casseruola con il latte, lo zucchero e il sale e porta a ebollizione. Abbassa la fiamma, aggiungi il semolino e fai cuocere a fuoco lento per 15 minuti mescolando spesso.
terminata la cottura versa il composto di semolino in una forma di budino passata in acqua fredda e lascialo raffreddare completamente. Successivamente sforna il budino su un piatto liscio e decoralo a piacere con le fragole, se ti piace puoi aggiungere la panna montata (non ce l'avevamo in dispensa) a parte abbiamo frullato 4 fragole mature grosse con un cucchiaio di zucchero e abbiamo decorato e versato nel foro lasciato dal budino, devo dire che il gusto molto delicato del budino con il dolce della salsa alle fragole ci stà benissimo e secondo me anche con una mousse di mela, ma questa volta lo chef non sono io....
questa ricetta partecipa a questa iniziativa


PIC - NIC

| 12 bricioline di pane...



Mamma mia che bei ricordi, con i miei genitori, amici e parenti (eravamo sempre un gruppo ben fornito) ne facevamo tantissimi, scampagnate nei prati qui intorno e almeno una volta all'anno c'era il pic-nic a Livigno... bellissimo e cosa si porta ai pic nic? tante tante cose buone che si possono mangiare con le mani e allora... passando per caso da Cannelle mi sono auto invitata al suo fantastico pic nic virtuale e per l'occasione ho cucinato proprio oggi una focaccia al prosciutto cotto e formaggio dolce morbido affumicato (il nome l'ho riportato tutto e per essere precisi è una specialità slow food) l'ho appena sfornata e ora la taglio e la fotografo per il nostro pic-nic.

Ingredienti per la pasta della focaccia:
300 gr di farina bianca OO
200 gr di farina bianca Manitoba
4 cucchiai di olio
25 grammi di lievito di birra fresco
2 cucchiaini di sale
260 grammi di acqua temperatura ambiente

Ingredienti per il ripieno:
100 grammi di prosciutto cotto (io l'ho tagliato a mano)
100 grammi di formaggio dolce affumicato
le quantità del ripieno sono variabili, dipende se la volete bella ripiena o no

procedimento:

Impastate l'acqua, il sale, la farina, l'olio e il lievito, io ho messo tutto nella macchina del pane e ha fatto lei mentre io facevo altro, ho usato il programma solo impasto e dopo 1 ora e 50 minuti era bella lievitata, se lo fate a mano dopo aver impastato per bene mettete la palla di pasta in una bacinella di vetro o porcellana, coprite con la pellicola trasparente e fate lievitare in un luogo tiepido (io di solito la metto sopra la gabbia dei canarini, vicino al termosifone...) per circa 2 ore, poi stendete la pasta in due dischi, uno più grande e uno più piccolo, il disco più grande lo metto in una teglia rotonda, io ho usato quelle in silicone così non devo oliare, metto il ripieno, prima il prosciutto e poi il formaggio e poi coprite con il disco più piccolo, tirate il disco più grande in modo che il chiuda bene sopra il disco più piccolo, eventualmente bagnatevi le dita col un goccio d'acqua per aiutare la pasta a sigillarsi bene e poi ultimo tocco per rendere la focaccia super morbida, prendete un cucchiaio di olio emulsionatelo con un pò d'acqua e con un pennello spennellate la superficie della focaccia, mi raccomando mettetelo rigorosamente tutto, non abbiate paura, fate lievitare ancora 30/40 minuti, nel frattempo scaldate il forno a 200° e poi cuocete per 40/50 minuti se vedete che la superficie si colora troppo mettete un foglio di alluminio e lasciate finire la cottura.
Togliere dal forno e lasciar raffreddare.... la mia non ha fatto in tempo, mentre scrivevo i lupi, ovvero i miei figli se ne sono mangiati metà.... ora l'assaggio anche io, poca poca....
..... buonissima!!! direi perfetta per il nostro pic-nic!!!