
Era l'anno 1989, me lo ricordo come fosse adesso, avevo 19 anni ed ero appena stata assunta nella ditta dove attualmente lavoro, come centralinista, compito non facile, avevamo ai tempi 6 linee telefoniche ed un centralino gigantesco che occupava tutta la mia scrivania. Da pivellina venivo "dolcemente rimproverata" per ogni nome sbagliato o distorto che riportavo ai miei colleghi. Ebbene... quella mattina mi telefona il signor "tal dei tali", chiedendo del mio principale, ma purtroppo era fuori per il giro delle banche. Tutta indaffarata prendo carta e penna facendomi dare il nome del gentile rappresentate che aveva bisogno di parlare con il Dottore, ma nel frattempo arriva un altra telefonata... e... dopo aver passato la linea all'ufficio acquisti, cerco di rammentarmi il nome che dovevo riferire.... Come si chiamava, Cicogna? Passerotto? aveva un nome da volatile... mamma mia non potevo fare una figura così.... ricorda Ely, ricorda... Si era Passerotto! Perfetto... Ecco me lo segno....
"Buon giorno Dottore.... ha telefonato il sig. Passerotto"...., Lui gentilmente mi guarda e dice, "Passerotto è chi è?..." Oddio, comincio a sudare ... "il rappresentante della ditta...", "ma io non conosco nessun Passerotto, sei sicura?"... "ehm... si.." "non sarà per caso Uccelletti?" "Si... si è proprio lui, mi scusi Dottore ma sempre un nome d'uccello era...".
Non è stata l'unica gaffè, chi lavora con me mi conosce bene... ma questa me la ricordo perfettamente...
Perchè ve lo raccontata? Perchè quando Giancarla mi ha chiesto di fare da giudice nel suo contest
"Amarcord...", dove con una ricetta che contenesse riso bisognava anche raccontare una gaffè, questa mi è tornata alla mente subito!
Ingredienti:
2 porri grandi
2 spicchi d'aglio schiacciati
2 rametti di timo fresco
1 bicchiere di buon vino bianco sesso
1 litro 1/2 di brodo vegetale
sale e pepe q.b.
150 gr di pancetta dolce o affumicata (a vostro gusto)
Con me in cucina:
Preparazione:
In un tegame fate appassire i porri che avrete tagliato a rondelle, con l'olio e i due spicchi d'aglio schiacciati. Fateli cuocere a fuoco lentissimo, i porri non devono bruciare altrimenti avrete compromesso il risultato del risotto. Unite il riso e il timo, sfumate con il vino e poi aggiungete il brodo. Se serve salate e potete mettere il pepe. Portate a cottura aggingendo il brodo quando servirà. Nel frattempo fate soffriggere (senza condimento) in una pentola antiaderente, la pancetta a cubetti fino a quando risulterà bella croccante. Aggiungete al riso la caciotta a dadini, mescolate per qualche istante. Impiattate e condite con la pancetta.....
Credeti un piatto così farà dimenticare qualsiasi gaffe che voi abbiate mai fatto...
Con questa ricetta vi invito a partecipare a contest di Giancarla
"Amarcord", sicuramente anche voi avrete qualche divertente gaffè che ora ricordate con allegria, forza è il momento di abbinarla ad una bella ricetta con il riso e il gioco è fatto!